Del Bianco è amareggiato «Quei tifosi sono arrivati per creare tensioni e fastidi»

NOALE
Il calcio a Noale è un’isola felice. Si lavora sui giovani, si cerca di fare un passo alla volta nella crescita e, soprattutto, si vive lo sport con passione, come si dovrebbe fare ovunque. Senza tanti lustrini, ma con concretezza e pazienza. Il pubblico è affezionato e, pure in tempo di Covid e con lo stadio chiuso, trova sempre un modo per essere vicino alla Calvi. Lo si è visto anche domenica contro la Pro Gorizia: sgabelli portati da casa per riuscire a mettere il naso oltre i teloni pubblicitari: gente affacciata ai balconi delle case limitrofe; oppure ferma lungo l’argine sul retro della tribuna per guardare con curiosità magari il nipote o il moroso che giocava. Qualche applauso, una imprecazione all’errore grossolano, e un sorriso invece al gol. Questa la parte sana.
Poi c’è il resto, il paio di pseudo tifosi goriziani arrivati ubriachi a Noale, con tanto di fumogeno e un piccolo striscione del loro gruppo. Gente, a quanto pare, nota alle forze dell’ordine, così come alla Pro Gorizia, e protagonisti dell’inutile aggressione avvenuta all’esterno dello stadio. Tutto poco dopo il 10’, e dopo aver dato noia al bar della Calvi per avere altra birra. La domanda che molti si sono posti domenica, è stata: ma cosa sono venuti a fare quei due a Noale, sapendo che neppure era accessibile lo stadio? La risposta è stata data dalla loro prestazione.
Ciondolanti e con il bicchiere di birra in mano, stando anche alle testimonianze, hanno prima lanciato un fumogeno dall’esterno dello stadio dentro in campo, facendolo volare sulle teste di alcuni tesserati presenti nella tribunetta. Quindi si sono spostati sul fronte opposto della tribuna, dove una trentina di persone (con mascherina e distanziate) stavano guardando la partita dalla passeggiata sull’argine, attraverso il solo pertugio possibile nella rete, proprio dove i due tifosi hanno appeso il loro piccolo striscione. A un gentile invito a rimuoverlo, le reazioni spocchiose, e al tentativo di toglierlo, l’aggressione a un uomo del posto, quindi qualche ceffone e pugno ricevuto dai due ubriachi. Tutto in pochi secondi, ma che fanno male anche a una realtà come Noale. «Devo dire la verità» , spiega il presidente della Calvi, Marco Del Bianco, «ho visto il fumogeno in campo, ma non la rissa. Mi sono poi fatto raccontare, ho sentito che hanno dato fastidio al personale del nostro bar interno, e il collega della Pro Gorizia mi ha confermato che sanno chi sono quei tifosi. Nel campionato Eccellenza non è prevista la presenza di forze dell’ordine, non c’erano rischi. Cosa ne penso? Cose simili sono la norma in categorie superiori, quando succede in casa tua ci rifletti, perché dispiace veramente. Quella è gente che pensa solo a fare casino in giro. In dieci anni qui non era mai accaduto nulla. E poi, mi chiedo, come hanno fatto quei due a tornare a casa in auto ubriachi?». —
Simone Bianchi
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