Circolo Golf Venezia in festa 90 anni di storia e mondanità

Fondato nel 1928, quello degli Alberoni è uno dei green più amati da vip e attori  L’idea di Ford, il record di Gerry Watine. Sabato un torneo con nomi di prestigio

VENEZIA

Trenta professionisti italiani si sfideranno sabato sui green degli Alberoni per festeggiare i 90 anni del Circolo Golf Venezia. Quello del Lido è uno dei circoli più prestigiosi d'Italia, inserito in un contesto naturalistico che non ha eguali tra mare e laguna. Per questa ricorrenza i vertici del club hanno organizzato una gara Pro-Am che chiuderà la stagione. Oltre ai professionisti di casa - Gabriele Heinrich e Niccolò Quintarelli - ci saranno Niccolò Bisazza, Guido Migliozzi e Alessandro Tadini, mentre in campo femminile saranno in gara tra le altre Laura Sedda, Stefania Avanzo e Anna Nistri.

La formula Pro-Am con due risultati utili su quattro a disposizione, vedrà sfidarsi i giocatori in una prova a squadre in cui si potranno misurare lungo un percorso tecnico e divertente, che li porterà a esibire le loro doti di lunghezza, precisione, tattica ed esperienza, dilettando gli amatori loro compagni di squadra, con un gioco tecnico ma in grado al tempo stesso di garantire molte sorprese. Inizio alle 11.30 e chiusura prevista alle 16.

Il Circolo Golf Venezia, con i suoi 90 anni, è il primo realizzato in Veneto e tra i più vecchi d'Italia. Una grande storia e nomi di prestigio assoluto. Pochi altri circoli, infatti, possono far risalire la fondazione al 1928 e l'apertura al 1930. Un campo da leggenda, poiché si narra che sia stato l'americano Henry Ford, presidente della omonima casa automobilistica, a volerne la costruzione agli Alberoni. Sbarcato nel 1928 all’Hotel Excelsior con sacca e mazze al seguito, scoprì che né il Lido, né Venezia disponevano di un campo dove praticare quello sport che in Italia era ancora pressoché sconosciuto, mentre in America era già molto diffuso ed esercitava grande fascino. Con il Conte Giuseppe Volpi di Misurata, all’epoca presidente della Ciga, nacque il progetto del campo agli Alberoni che, con il tempo, divenne luogo di eventi mondani collegati anche alla Mostra del Cinema e alla presenza dei grandi alberghi sull'isola. Le prime nove buche vennero inaugurate nel 1930, e qui nel 1934 si incontrarono anche Hitler e Mussolini. Personaggi come il Duca di Windsor, Henry Cotton o l’attore Bin Crosby si cimentarono lungo il difficile percorso lidense. Nel dopoguerra il gioco del golf prese piede anche in Italia, e così agli Alberoni il campo venne portato a 18 buche. Numerose le gare di livello nazionale e internazionale organizzate nei decenni a venire, e grandissimi i campioni che hanno calcato i green lidensi. Basti pensare ad Arnold Palmer, detentore del record del campo con cinque sotto il par (poi eguagliato da Gerry Watine, ndr), ma pure Raymond Floyd, Sam Torrence, Baldovino Dassù, Severiano Ballesteros o Costantino Rocca. Agonismo, attività all’aria aperta, anche mondanità, dunque, le qualità che hanno fatto scegliere il verde degli Alberoni anche a molti personaggi dello spettacolo e agli attori di passaggio in occasione del festival del cinema, come Clint Eastwood o Sean Connery, i cui nomi sono custoditi nell'albo d'oro del circolo.



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