Causin, nuovo colpo della Reyer
Basket: la società scatenata sul mercato strappa alla Cuomo Latina l’ala di Mirano

MESTRE. Un botto dietro l’altro: l’Umana Reyer aggancia anche Alberto Causin, ala 31enne, due metri, di ritorno a casa (è di Mirano) proveniente dalla Cuomo Latina. Trattativa lunga, ma non col giocatore. La Reyer, infatti, ha dovuto aspettare che Causin ottenesse prima la rescissione del contratto che lo legava al club laziale. E lunedì il sito della Cuomo Latina ha ufficializzato la rescissione. Nessuna sorpresa quindi, visto che Causin era nel mirino di Federico Casarin da settimane e che il giocatore ha avuto un ruolo fondamentale per ottenere la rescissione con Latina.
Cresciuto nelle giovanili del Basket Mestre, Causin è poi passato alla Reyer, dove è rimasto fino al 1996. Il fallimento della società granata portò l’ala alla Benetton Treviso, e lì è iniziato il lungo girovagare per la penisola (Pozzuoli, Pistoia, Ragusa, Montegranaro, Castelletto Ticino e Forlì). Ultima tappa a Latina, avversario dell’Umana nella doppia semifinale della Winter Cup. Nell’ultima stagione, Alberto Causin ha messo da parte 29 presenze in regular season, di cui 20 partendo nel quintetto base, con 454 punti realizzati (15.7 di media) in 888’ giocati (30.6 di media) e 128 rimbalzi (4.4 a incontro), andando in doppia cifra in 24 gare (top di 26 punti contro Siena e Veroli, match dove catturò anche 10 rimbalzi), ma toccando il massimo, come bottino realizzativo, nella prima sfida dei playout contro Ozzano (30 punti). «Fin da ragazzino ho sempre avuto un sogno, indossare la maglia della prima squadra della Reyer - ricorda Alberto Causin - Quando sono arrivato a un passo dal coronare questo sogno, la società è fallita. Sono passati 11 anni e finalmente riesco a trasformare questo sogno in realtà».
A Latina, Alberto Causin, lascia un altro reyerino doc, l’allenatore Andrea Zanchi, ma all’Umana ritrova un suo beniamino. «Quando ero nelle giovanili granata andavo ad assistere alle partite e tifavo per Massimo Guerra. Adesso me lo ritrovo compagno di squadra. Sarà emozionante e stimolante giocare con questa maglia, e poi questa squadra porta il nome della Reyer. Chi ha giocato con questa maglia può comprendere la mia emozione». Ha affrontato l’Umana da avversario nella doppia semifinale della Winter Cup a gennaio, è ritornato a vedere la Reyer sulle gradinate nella seconda sfida della semifinale dei playoff contro la Santini Fidenza. «Non tornavo al Taliercio da quella magica domenica del 1996, quando la Reyer di Francesco Vitucci e di Steve Burtt sconfitta la Koncret Rimini con un’incredibile rimonta e conquistò la promozione in serie A/1. Vorrei vivere sul campo quelle emozioni». Causin a caccia del tris, in LegaDue ha già trascinato Montegranaro e Castelletto Ticino.
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