Casarin è il vice Petrucci «Stimo il presidente rapporti sempre ottimi»

«Stiamo vivendo un periodo molto delicato a causa del virus Orgoglioso della prestazione della squadra al Forum»
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 02.10.2020.- Gran Premio Internazionale di Venezia. Premiazioni. Nella foto: Federico Casarin.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 02.10.2020.- Gran Premio Internazionale di Venezia. Premiazioni. Nella foto: Federico Casarin.

Michele Contessa / mestre

Cinque anni fa, Federico Casarin diventava il nuovo presidente della Reyer Umana Venezia, all’indomani dell’ingresso di Luigi Brugnaro a Ca’Farsetti. Era il 30 giugno 2015, cinque anni dopo Federico Casarin ha aggiunto al suo curriculum di dirigente anche la carica prestigiosa di vicepresidente della Federbasket, praticamente il numero 3, dopo il presidente Gianni Petrucci e il vicepresidente vicario Gaetano Laguardia. Il presidente della Reyer è entrato a far parte del nuovo consiglio federale per il quadriennio 2021-2024 come rappresentante delle società professionistiche della Lega Basket.

«Sono molto orgoglioso di essere stato designato in questa carica», ha sottolineato Federico Casarin, «ma lo ero già prima quando mi è stata data la fiducia del miei colleghi della Serie A per rappresentare tutte le società della Lega Basket. In questi anni, ho sempre avuto un ottimo rapporto con il presidente Petrucci. Martedì scorso è stata ufficializzata la composizione della nuova squadra, ci sono volti nuovi, io credo che potremo lavorare con grande profitto nei prossimi quattro anni per la pallacanestro italiana. Posso solo essere grato al presidente Gianni Petrucci per la grande fiducia che mi è stata accordata. Stiamo vivendo un periodo molto delicato, a causa della diffusione del virus, però sono molto fiducioso sul lavoro che andremo a intraprendere».

ll Consiglio Federale, che si è riunito in modalità online martedì scorso, dopo aver eletto come vicepresidenti Gaetano Laguardia (vicario) e Federico Casarin, ha provveduto alla nomina di Ettore Messina come nuovo presidente del Comitato nazionale allenatori, mentre Stefano Tedeschi è stato confermato alla guida del Comitato Italiano Arbitri. Il Consiglio ha anche confermato Maurizio Bertea come segretario generale. «La mia nomina a vicepresidente è molto gratificante anche per il lavoro svolto dalla Reyer Venezia da quando è ritornata in Serie A e di questo possiamo solo ringraziare Luigi Brugnaro che ci ha preso per mano nel 2006 e ha permesso alla società di crescere in maniera esponenziale, e non mi riferisco solo agli scudetti o alle coppe vinti nelle ultime stagioni».

Un ruolo importante per Federico Casarin, in particolare come punto di raccordo tra la Federazione e la Lega Basket. «Credo che tutti insieme possiamo fare un buon lavoro per il movimento della pallacanestro italiana, ci sarà molto da lavorare nelle prossime settimane anche perché intanto dobbiamo superare tutti insieme questa fase molto delicata a livello sociale con la nuova esplosione del Covid».

Dopo avere smesso di giocare, Federico Casarin era stato chiamato da Roberto Casson ai Bears Mestre. «Sono trascorsi già 18 anni da quando ho iniziato il mio cammino come dirigente nel mondo della pallacanestro, anni che sono volati via rapidamente e durante i quali ho sempre cercato di fare un passo in avanti. Il passaggio alla Reyer è stato quello determinante, sono soddisfatto del percorso compiuto finora, ma sempre con l’intento di migliorarmi. Vale per i giocatori e i tecnici, ma vale anche per i dirigenti». Domenica pomeriggio, nonostante le tante defezioni, la Reyer ha tenuto testa a lungo a Milano.

«” Possiamo essere solo orgogliosi della prestazione offerta dai giocatori scesi in campo al Forum, una partita preparata in 36 ore contro quella che è definita la squadra più forte del campionato. Siamo rimasti aggrappati alla partita fino al terzo periodo, ma non abbiamo mai mollato nemmeno quando l’Olimpia si è distanziata nel punteggio e, come ha detto Messina a fine gara, Milano non ci ha regalato nulla. Hanno debuttato due ragazzi di 18 anni in A, Davide ha giocato tantissimo nonostante i giorni trascorsi a casa». —

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