Capitan Soligo: «Che meraviglia E un dedica al mio amico Favret»

VENEZIA. Capitano, uomo squadra, nativo di Marghera e da sempre innamorato del Venezia. Evans Soligo in pochi giorni ha sollevato due trofei, e queste per lui sono emozioni difficilmente descrivibili....
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 26.04.2017.- Calcio Venezia/Matera Coppa Italia Lega Pro. Festeggiamenti Venezia. Capitan Soligo e figlio
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 26.04.2017.- Calcio Venezia/Matera Coppa Italia Lega Pro. Festeggiamenti Venezia. Capitan Soligo e figlio

VENEZIA. Capitano, uomo squadra, nativo di Marghera e da sempre innamorato del Venezia. Evans Soligo in pochi giorni ha sollevato due trofei, e queste per lui sono emozioni difficilmente descrivibili. «Me la sto godendo davvero tanto. Dopo molte delusioni c'era la speranza a inizio stagione di fare qualcosa di davvero grande con questa squadra, ma che finisse così nessuno ci credeva. Siamo stati bravi a realizzare questo desiderio. Sapevamo di essere in un girone con avversari blasonati, però dal ritiro di Piancavallo a oggi sembra essere passata una vita, e al tempo stesso anche che il tutto sia stato troppo veloce. Inzaghi ci ha trasmesso questa voglia incredibile di vincere, ed esserne capitano di questo Venezia mi dà un orgoglio enorme. La finale con il Matera? Una partita durissima. In avvio ci mancavano le misure, poi abbiamo trovato i gol e siamo stati bravi nel gestire il vantaggio. Ci sono stati episodi contestati, ma pensiamo a come con quest'arbitro è andata a noi in casa contro il Padova in campionato».

Gianni Fabiano ha invece una dedica speciale su gol e vittoria della Coppa Italia. «Il mio pensiero va ad Achille, il figlio di Stefano Favret del Sandonà, mancato nei giorni scorsi. Stefano è un grande amico, e oggi festeggiamo cose meno importanti di quando accaduto a lui». Poi sulla partita aggiunge: «È stata sicuramente difficile, specie dovendo rimettere in piedi il risultato negativo dell'andata. Ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo, ma siamo stati cinici».

Un altro grande protagonista è stato Agostino Garofalo. «Sapevamo di incontrare una formazione forte in attacco, con giocatori rapidi e bravi a rimanere uniti. Sul rigore da loro richiesto, è stato bravo Sartore nell'inserimento, ma dovrei rivedere l'azione per giudicare». «Meno male che segno sempre gol decisivi», osserva Stefano Moreo, «Peccato per il gol preso dal nulla, ma meno male che Ferrari ha segnato alla... Inzaghi». E proprio Nicola Ferrari conclude: «Dopo tanti pali e sfortune varie, ci stava un gol così pesante e importante». (s. b.)

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