Capitan Collauto è pronto: «Una squadra esperta»

MESTRE. I «gemelli veneziani» sono pronti a partire per una nuova avventura. Mattia&Paolo, il capitano e il suo vice, le guide del gruppo arancioneroverde. Collauto e Poggi sono in rampa di lancio per l’ennesima stagione della loro carriera al Penzo. Per l’attaccante sarà la settima con la prima squadra, dopo aver totalizzato 167 presenze e 36 reti tra il campionato e le coppe. Per il tornante si tratta invece del quarto campionato consecutivo con la maglia del Venezia con 83 presenze e 6 gol all’attivo.


Poggi analizza il mercato. «I dirigenti si sono mossi molto bene, e la squadra non aveva bisogno di essere rivoluzionata. Ma sarà il campo a stabilire la nostra reale forza». Squadra più forte rispetto all’anno scorso ? «Sarebbe ingiusto dire di sì nei confronti di chi c’era ed è partito. Solo alla fine del potremo rispondere». Ritorna l’incubo del girone adriatico. «Un girone vale l’altro, si lamenta solo chi alla fine perde. L’anno scorso ci siamo giocati il campionato in trasferta contro Pavia, Pistoiese, Pro Patria e Pro Sesto, non con le squadre approdate alla fine ai playoff».


Dal bomber al capitano Mattia Collauto. Si parte. «Il mio primo pensiero va a quei giocatori che sono stati ceduti e che l’anno scorso hanno fatto parte del nostro gruppo. Siamo cresciuti grazie all’apporto di tutti. Ho un rapporto conflittuale con il mercato, perché ogni anno vedo partire tanti amici, ai quali mi affeziono facilmente». Venezia più esperto e più concreto ? «Speriamo di sì, se i fratelli Brevi e Veronese hanno scelto il Venezia ci sarà un motivo preciso. Questa è una società di blasone e unica, con una dirigenza che sa dove vuole arrivare».


Venezia con pochi ritocchi. Va bene così ? «Non serviva rivoluzionare l’organico. Questa squadra ha sfiorato la serie B rimanendo anche in testa alla classifica. Qualche valore ce l’aveva già. Chi cambia tanto, vuol dire che ha sbagliato molto. Il Pisa ha impiegato anni a risalire in B, e il Padova non ci è ancora riuscito. Noi in due anni abbiamo conquistato una promozione in serie C/1 e ne abbiamo sfiorata un’altra in serie B».
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