Calvi Noale, momento magico per tutti

NOALE. Benvenuti a Noale, oggi oasi felice del calcio nostrano. La prima squadra veleggia nelle alte sfere dell’Eccellenza veneta, girone B, con il chiaro obiettivo di puntare alla promozione. Il suo settore giovanile necessariamente vive di luce riflessa perché un eventuale salto di categoria della formazione senior amplierebbe le potenzialità di un ambiente che, dopo la ricostruzione di un paio di anni fa, sta cercando di darsi una struttura e una politica societaria in cui lo scopo principale sia sicuramente di tipo educativo, formativo, ma con un occhio alla professionalità. Due le persone di riferimento a cui è da attribuire la rinascita dello scorso anno. Il responsabile del settore giovanile Renzo Berto e il direttore sportivo Roberto Antonelli che da quest’anno sono affiancati dal direttore tecnico Umberto Salamone, con un trascorso come allenatore del Favaro in Eccellenza. Le sei formazioni del neo settore, una pulcini affidata a Stefano Fantinato e Massimo Dotto, due di esordienti prese in mano da Fabio Femio e Paolo Martin, due di giovanissimi seguite da Umberto Salamone e Martin e una di allievi di Daniele De Rossi, per oltre 100 ragazzi, sono state assegnate a “tecnici qualificati, con comprovata esperienza per poter lavorare con i nostri giovani calciatori, e per poter inseguire il nostro primo obiettivo e cioè che le nostre squadre dimostrino in campo, di sapere giocare a calcio” come chiarisce Antonelli. Senza dimenticare la collaborazione con l'Us Drago Cappelletta che condivide con Noale una formazione di Piccoli Amici e una di pulcini. Un lavoro che mette al centro i ragazzi «perché è importante seguirli nella loro fase di crescita e per questo motivo abbiamo affiancato ai loro allenatori dei preparatori specifici che lavorano con i vari gruppi tutte le settimane. I risultati di questa attività, che ci impegna per tre allenamenti la settimana, riusciamo già vederlo, dopo soli tre mesi» aggiunge Antonelli, «e un altro dei capisaldi che abbiamo stabilito riguarda il comportamento di tutti, sia in campo che fuori. A partire da dirigenti e allenatori, per passare ai ragazzi e ai loro genitori. Anche su questo punto siamo particolarmente contenti delle risposte avute. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i genitori che seguono costantemente i ragazzi, facendo sempre il tifo per loro, rispettando, contemporaneamente, l’avversario di turno. Per dare maggior risalto a questo lavoro abbiamo anche presentato con esito positivo la domanda come scuola di calcio qualificata e, a partire da febbraio, inizieremo gli incontri con atleti e genitori su argomenti di sicuro interesse come l’alimentazione, primo soccorso, la gestione comportamentale.
Alessandro Torre
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