Bubacco, portiere da leggenda: 80 anni di amore per il Venezia calcio

La festa a sorpresa degli ex compagni, la figurina Panini, l’affetto dei tifosi: scene di un calcio che sa ancora emozionare

VENEZIA. È la vera, l’unica, storia di sport di questi giorni. Una storia che fa riflettere.

Nel mondo arido del pallone emozione e sentimento non sono morti del tutto. Giovanni Bubacco compie 80 anni e amici ed ex compagni organizzano una festa a sorpresa, gli dicono di partecipare alla presentazione di un libro e quando arriva scopre che la storia del libro è una balla mentre arrivano tutti ad abbracciarlo. Bubacco nella storia del Venezia è un portiere entrato nella leggenda: il più amato dai tifosi, il più tifoso della sua squadra, lui veneziano veneziano che non vede altri colori che il nero e il verde. È stato il numero uno in anni esaltanti, a cavallo degli Anni Sessanta, compresa la Serie A prima della grande depressione calcistica che portò i colori neroverdi fino a categorie extra professionismo.

Era glaciale in campo, temerario, senza paura di uscire tra i piedi di Sivori, Angellillo o perfino Gigi Riva. Il regalo degli amici gli ha strappato la lacrima, l’emozione. Ci stavamo dimenticando che il nuovo calcio di robot, quello che parla di soldi come fossero coriandoli, potesse regalare emozione.

Alla sua festa mancava il Venezia di oggi: è vero, non è il suo, dal 1987 è cambiato. È un’altra società, che guarda molto al futuro. Ma a volte non sarebbe male guardare anche al passato.


 

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