Bomba day a Mestre Rosa Salva: «Stiamo pensando di rinviare di sette giorni»

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La trentacinquesima Venicemarathon special edition potrebbe slittare da domenica prossima al primo novembre. Lo comunica Piero Rosa Salva, l’eclettico presidente del Venicemarathon club, che ha assorbito nel migliore dei modi la botta del Covid-19. Il virus, come noto, ha cancellato l’evento, previsto come al solito per l’ultima domenica di ottobre. Quest’anno, oltre alla “virtual”, che partirà domenica prossima, ci saranno tre atleti che correranno una maratona di Venezia del tutto insolita: l’ultramaratoneta azzurra e neo campionessa italiana della 24 ore di corsa Eleonora Corradini, il portacolori del Venicemarathon Running Team, Gabriele Gallo, e il campione paralimpico Pier Alberto Buccoliero.
Ma perchè l’evento potrebbe slittare alla domenica successiva, giorno in cui si concluderà anche la virtual?
«Le autorità ci hanno consigliato di posticipare l’evento», attacca il presidente Piero Rosa Salva, «perchè i tre atleti correrebbero il rischio di aspettare una buona mezzora al cavalcavia di Mestre o al sottopasso della ferroviaquando gli artificieri dovranno far brillare l’ordigno trovato in via Torino. Poco male, il primo novembre è la domenica nella quale si chiude anche la “virtual”».
In cosa consiste esattamente?
«Il lockdown ci ha insegnato di usare le tecnologie in modo differente anche per il mondo dello sport. Attraverso un app tutti gli iscritti, circa cinquemila, dalle 9 di domenica 25 ottobre alla mezzanotte di domenica 1 novembre, prenderanno parte alla Hoka One One Venicemarathon Virtual 42K & 10K accompagnando, sempre virtualmente, l’impresa dei tre eroi, che in rappresentanza di tutti i 5.000 iscritti correranno sul percorso originale da Villa Pisani a Stra a Riva Sette Martiri in Venezia. Ci potrebbe essere un mutamento sul luogo dell’arrivo. Dovrebbe essere dislocato in campo della Salute, come avvenuto dalla seconda alla quinta edizione. Questo perchè il Comune, giustamente, non spenderà migliaia di euro per realizzare il ponte da Punta della Dogana ai Giardinetti Reali. Poi, ovviamente, prenderemo un vaporetto e portemo gli atleti in Riva Sette Martiri, dove speriamo il prossimo anno, sempre l’ultima domenica di ottobre, di far arrivare gli atleti per la 35ª edizione. Nel 2021 voglio sperare che l’emergenza sia finita anche perché in estate sono programmati i Giochi Olimpici».
Chi parteciperà alla Virtual dovrà farlo in un’unica giornata?
«Sarebbe troppo comodo farla a rate.... Saranno così gli stessi atleti a definire, ovunque essi si trovino, il percorso su cui correre. I 42.195 o 10 km dovranno semplicemente essere corsi in un’unica soluzione, cioè non a tappe. Ci sarà una settimana di tempo, dalle 9 di domenica 25 ottobre alla mezzanotte del primo novembre, per completare la gara. I risultati individuali determineranno una classifica fra tutti i partecipanti. Questo sarà possibile grazie a una app, fornita a tutti gli iscritti dall’organizzazione. Una volta scaricata sarà la stessa applicazione a raccogliere e inviare direttamente la prestazione al sistema, che stilerà in automatico la graduatoria».
I partecipanti saranno premiati?
«Ovviamente i quasi cinquemila partecipanti, 3.500 per la maratona tradizionale e 1.500 nella 10 km, riceveranno il kit del maratoneta, la medaglia, il poster e la maglia celebrativa, realizzata appositamente dal famoso grafico statunitese, Milton Glaser. L’artista americano, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per il celeberrimo logo “I love NY”, è scomparso lo scorso giugno. Si tratta di una t-shirt bianca a manica corta in materiale tecnico, con al centro una grande V di colore nero, una M dorata, un leone alato di San Marco, simbolo della Città di Venezia, in versione “rampante”, ma sportiva con ai piedi due scarpe da running e un riquadro rosso con il nome dell’autore».
Come mai avete così tergiversato per annullare l’evento del 25 ottobre?
«Abbiamo visto che tutte le principali maratone internazionali erano state annullate per il virus. Noi, però, sulla spinta dell’incoraggiamento avuto dai runner sui social, abbiamo deciso di tenere duro. E questo anche sulla base mostrato dalla nostra maratona “sorella” di Firenze, con la quale ci siamo sempre interfacciati. Il 23 settembre, quando abbiamo capito, che il Covid-19 non ci avrebbe permesso di portare alla partenza di villa Pisani oltre 5.000 atleti, abbiamo deciso, di concerto con Firenze, di annullare la corsa».
Gli atleti perderanno la quota d’iscrizione?
«Ovviamente no. La quota che hanno versato, sarà valida sia per il 2021 e, per chi non ci sarà l’anno prossimo, anche per il 2022».
Com’è nato il suo amore per la Venicemarathon?
«È partito tutto dalla vittoria di Orlando Pizzolato alla maratona di New York nel 1984. A quell’epoca, in pratica, non esistevano in Italia corse sulla distanza dei 42,195 chilometri. All’epoca ero presidente della Fidal regionale e, grazie alla collaborazione del compianto Primo Nebiolo e un altro gruppo di amici, abbiamo deciso un percorso suggestivo dalla Riviera del Brenta, che aveva un profondo legame storico con Venezia. La ricetta è stata subito vincente. Se siamo arrivati a 35 edizioni, un motivo ci deve pur essere». —
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