Bambry, mediano dell'altro mondo
Il Casinò pesca nel Super 14 neozelandese il metronomo che gli serviva Pipitone: «In un linea ricca di estro ci mancava un uomo d'ordine». Un rugbysta concreto che l’anno scorso giocò con i Cavalieri Prato
MESTRE. Dopo tre settimane di calma piatta, il regista amaranto-oro del prossimo Super 10 ha finalmente nome e cognome: Ryan Bambry. E' lui il prescelto per traghettare il XV lagunare al guado di una stagione che sarà densa di aspettative. Ventiquattro anni, 180 cm per 84 kg, Bambry viene da un'esperienza italiana, avendo vestito la maglia dei Cavalieri di Prato proprio nell'ultima stagione. Neozelandese della provincia di Manawatu, Bambry è il classico regista arretrato. Non un attaccante estroso quindi, ma un calcolatore dotato di notevole potenza nei calci di spostamento. Dopo i nomi scoppiettanti snocciolati dal mercato del club lagunare, un giocatore che ai più potrebbe apparire di livello inferiore. Concetto immediatamente smentito dal numero uno del sodalizio veneziano. «Ryan è esattamente il giocatore che cercavamo: perfettamente in linea con il piano di gioco strutturato dallo staff tecnico - commenta il presidente Tommaso Pipitone - In una mediana dove l'estro è abbondantemente garantito da Harley Crane, giocatore elettrico e generosamente inventivo, Bambry sarà l'uomo d'ordine di una linea arretrata che con le gambe e il talento dei vari Levi, Higgs, Perziano e gli altri, crediamo necessiti di un metronomo in grado di dettare i tempi giusti».
La stessa età di Gibson, che non è stato confermato perché ritenuto inidoneo al Super 10, non ne fa un controsenso. «Lane ha fatto un ottimo lavoro, coronato con il drop della vittoria nella finalissima - prosegue Pipitone - Ma la sua esperienza ad alto livello non è paragonabile a quella di Bambry, che ha alle spalle già alcune stagioni di NPC tra Manawatu e Otago, e soprattutto la convocazione nel Super 14 dell'anno scorso con gli Highlanders. Questo tipo di bagaglio, che uno non si costruisce se non ha del potenziale elevato, unito all'esperienza già maturata di rugby italiano, lo hanno reso il nostro candidato ideale». Ed è d'accordo il coach Umberto Casellato, sponsor deciso del giocatore fin dall'inizio della trattativa.
«Bambry è giovane ma le sue caratteristiche di gioco, l'analisi del suo operato tra NPC e Super 14, e le referenze raccolte mi hanno convinto da subito che faceva proprio al caso nostro. In questo Super 10 la squadra dovrà muoversi sul campo secondo delle coordinate ben definite, che stiamo disegnando nei dettagli con tutto lo staff tecnico. E tra queste, il ruolo della regia si sposa al con il tipo di gioco sviluppato da Ryan». Raggiunto nel pieno del freddo inverno neozelandese, Ryan Bambry conferma: «Sono onorato ed eccitato di venire a giocare a Venezia, un club che ha dimostrato in Serie A quanto può valere, e che ora sta costruendo una squadra in grado di competere con tutte le altre del Super 10. Si tratta di una grande opportunità e di una vetrina importante del rugby europeo».
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