Alla Maratona di Padova Pertile vince 10 anni dopo

PADOVA. Ruggero Pertile dieci anni dopo torna sul gradino più alto del podio della Maratona di Padova. "Rero" da Villanova di Camposampiero, quarantadue anni il prossimo 8 agosto, ieri mattina sul nuovo tracciato della corsa che, lasciato il Camposampierese, in gran parte si è snodato ai piedi dei Colli Euganei e nella zona termale di Abano, ha demolito la pattuglia di maratoneti africani capitanata dall’atleta di colore del Burundi Celestine Nihprimbere, finito come lo scorso anno secondo sul traguardo di Prato della Valle. Stavolta a 2’27” dal capitano dell’Assindustria Sport Padova. 2h12’17” il tempo di Pertile che alla vigilia aveva detto di voler programmare la gara sulle 2h12’ e così è stato. Successo azzurro anche in campo femminile, non accadeva dal 2006, dove si è imposta la trentacinquenne maratoneta di Cles (Trento) che veste i colori del Centro Sportivo Esercito, Federica Dal Ri in 2h37’05" davanti alla ventunenne keniana, esordiente in maratona, Lilian Jepkorik Chemweno (2h41’26"). Terza Teresa Montrone dell’Alteratletica in 2h43’52". La Dal Ri, che ha sposato l’atleta trentino Gabriel De Nard, ieri era al debutto sulla distanza di km 42,195 metri. Fino al trentesimo chilometro le tre atlete sono rimaste insieme poi la trentina che vive a Belluno ha fatto il vuoto. Duemila circa i maratoneti partiti alle ore 9 da uno stadio Euganeo deserto. Più folto, invece, il gruppo di corridori (circa 2.500) che ha scelto la mezza maratona, scattata alle 10.30 dal parco pubblico del quartiere Pescarini in centro ad Abano Terme. Rispetto alla passata edizione gli arrivi sulla maratona e sulla mezza sono stati circa novecento in più: 3.844 contro i 2.955 del 2015.
GARA PERFETTA. Pertile, che appena conclusa la fatica ha voluto dedicare la vittoria al papà Renzo morto la scorsa settimana (“Lui oggi mi ha spinto da lassù”, ha detto il padovano) ha condotto una corsa perfetta anche sotto l’aspetto tattico. Nei primissimi chilometri, ad esempio, quando l’andatura degli africani era troppo sostenuta, li ha lasciati andare e al quarto chilometro aveva un ritardo di una decina di metri. Gap che l’azzurro, scaricate le tensioni di inizio gara e delle vicende che lo hanno visto suo malgrado coinvolto negli untimi tempi, ha colmato quasi subito. Da Sarmeola fino alle porte di Abano Terme a condurre, oltre a Pertile, si sono messi i quattro atleti di colore: il burundese Celestine Nihorimbere, i keniani Edwin Kiptanui, Kiplimo Kosgei e l’ugandese Robert Chemonges. Ma l’azione decisiva per il successo finale Pertile l’ha messa ha segno subito dopo il rione della Mandria quando con un allungo ha deciso di tarpare le ali a Kiptanui, l’ultimo rimasto in testa alla corsa del quartetto delle "gazzelle" di colore. PERCORSO VELOCE E ROMANTICO. Giampaolo Urlando, responsabile tecnico della manifestazione e dei top runners, promuove a pieni voti il nuovo percorso della Maratona di Padova. Ieri tutto è filato liscio tranne un piccolo intoppo all’ingresso dell’isola pedonale di Abano Terme dove per una transenna posizionata male per poco la testa della corsa prendeva una direzione diversa da quella dovuta.
LA MEZZA MARATONA. Battuti sonoramente sulla maratona, gli africani si sono in parte riscattati sulla mezza maratona maschile dove il successo è andato all’atleta del Bahrein Alemu Bekele.
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