Alberto Fiorin racconta “Il sogno di Nenette”

Sport & Solidarietà. In bicicletta fino al Senegal per costruire un pozzo. Presentato al Panathlon il libro

MESTRE. Un progetto, un viaggio incredibile sulle due ruote a pedali, divenuto poi un libro e un segno di speranza. Se ne è parlato nella conviviale del Panathlon di Mestre, lunedì sera all’hotel Bologna, con ospite Alberto Fiorin, vicepresidente del Pedale Veneziano, club prossimo a festeggiare il centenario. “Il sogno di Nenette”, questo il titolo del libro presentato da Fiorin al Panathlon, prende spunto da un progetto ideato a Bassano del Grappa da uno dei circoli studenteschi cittadini (il terzo), a livello di scuole elementari. «Il loro dirigente scolastico aveva avviato una riflessione su quelle che sono le problematiche di vita in Africa» ha spiegato Alberto Fiorin, «uscendo da quella che è una logica comune per molti bambini di oggi nel crescere giocando con i videogames e altri agi che in quel continente la maggior parte dei loro coetanei neppure riesce a immaginare. Un cittadino di Nenette, che risiede proprio a Bassano, è stato così coinvolto nel progetto scolastico, e con il passare del tempo ci siamo uniti anche noi per pianificare un raid ciclistico che lasciasse il segno in maniera positiva». Ecco che Fiorin, assieme ad altri 14 compagni di sella e a tre accompagnatori, ha deciso di pianificare e realizzare un viaggio durato poi 46 giorni, con 38 tappe, 6.172 chilometri da percorrere a una media di 162 al giorno. Da Venezia via Francia e Spagna la carovana ha raggiunto Gibilterra. Da lì, ha attraversato lo stretto in traghetto fino al Marocco, proseguendo poi lungo le piste della Mauritania e arrivando fino al Senegal. Qui, a 300 chilometri dalla capitale Dakar, ha raggiunto il piccolo paese di Nenette. «Supportati da un furgone e dal dirigente scolastico Aladino Tognon, in moto, abbiamo realizzato una impresa nel segno della solidarietà» aggiunge Fiorin, «con il libro fotografico che abbiamo poi stampato, stiamo raccogliendo proventi da destinare al progetto partito da Bassano per realizzare un pozzo, una scuola e una infermeria. Fondi che si aggiungono a quelli raccolti da alcune associazioni vicentine che hanno supportato l’idea dall’inizio».

Prima della conviviale, ai soci del Panathlon mestrino sono state illustrate anche le tecniche di auto efficacia nello sport per migliorare l’autostima degli atleti. Protagonista il presidente dell’Aspic Counseling Cultura di Mestre, il dottor Elvino Miali.

Simone Bianchi

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