Addio grande Giannetti maestro del volley di San Donà

Morto ieri il tecnico che ha costruito il miracolo del Pool Piave femminile e un settore giovanile pluriscudettato. Aveva 63 anni, sabato il funerale

SAN DONà

Il volley femminile sandonatese ha perso il suo maestro. Ma è tutta la pallavolo italiana a piangere la scomparsa di Giuseppe Giannetti, uno dei più apprezzati tecnici di sempre. Abilissimo nel far crescere le atlete più giovani, a lui si deve la scoperta di talenti cristallini, poi approdati in serie A e in Nazionale, come Maurizia Cacciatori, Francesca Piccinini, Rachele Sangiuliano, Manuela Secolo, Jenny Barazza e Valentina Serena. Ma l’elenco sarebbe troppo lungo, per riuscire a citarle tutte. Giuseppe Giannetti aveva 63 anni, 22 dei quali li ha trascorsi al Volley Pool Piave. Aveva dovuto lasciare la panchina sandonatese all’improvviso, nel gennaio dello scorso anno, per l’insorgere di una grave malattia. È venuto a mancare nella notte tra martedì e ieri. Toscano verace, insegnante di educazione fisica, allenatore benemerito e docente nazionale, Giannetti ha scritto una parte fondamentale della storia della pallavolo femminile sandonatese. Era il 1995, quando il presidente di quegli anni, Bruno Basso, lo chiamò al Volley Pool Piave, allora ancora denominato Ags. Basso voleva imporre una svolta all’impostazione organizzativa della società. Giannetti, che già aveva raccolto risultati straordinari alla Pallavolo Carrarese, sembrava la persona giusta. E, in effetti, lo era. Se oggi la società sandonatese è diventata una delle più forti in Italia nel settore giovanile e se il movimento pallavolistico è così radicato nel Basso Piave, in larga parte lo si deve proprio a lui. Con Giannetti alla guida si sono scritte le pagine più importanti della vita della società. A livello di prima squadra, fino alla storica Coppa Italia di A/2 vinta nel 2000. Ma soprattutto nel settore giovanile dove, sotto la sua direzione tecnica, il Volley Pool Piave ha vinto dieci scudetti.

«È difficile scegliere un momento tra i tanti vissuti in questi 22 anni. Non voglio ricordare una vittoria in particolare, ma solo un esempio di come lui fosse e di quanto abbia dato» commenta il presidente sandonatese Massimo Buscato, «i suoi metodi potevano sembrare severi, ma lui lo faceva per il bene delle ragazze e infatti non c’è stata una sola giocatrice che non abbia compreso il suo messaggio e il fine dello stesso, rivolto alla crescita della persona e dell’atleta. Anzi, ho sempre visto tante ragazze che hanno mantenuto i contatti e magari sono passate, anche solo una volta, per salutarlo. È stato, per tutti, un allenatore e una persona straordinaria».

Non a caso, ieri, il web è stato inondato di messaggi di cordoglio, da parte di tutte le società e di tante sue ex giocatrici. «Ti avevo detto che noi carrarini siamo tosti e non molliamo mai», ha scritto Maurizia Cacciatori, compaesana di Giannetti, «e così continuerai a esserlo nei cuori di tutte noi. Noi che siamo cresciute coi tuoi insegnamenti. Noi che non potevamo avere miglior allenatore». Un messaggio di partecipazione al dolore è arrivato anche dal presidente della Federazione italiana pallavolo Pietro Bruno Cattaneo, insieme a tutto il Consiglio federale. Per la Fipav Venezia è venuta a mancare «una grande persona e un grande allenatore, riferimento fondamentale per la pallavolo veneziana e nazionale».

I funerali saranno celebrati sabato alle 16 nella chiesa di Mussetta di San Donà. —



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