1ª Save Cup, trionfo di Evangelisti e Brescia

TENNIS. I verdetti del Torneo Eta di livello europeo Under 16
PROTAGONISTI. Da sinistra: Cristiano Carli, Tommaso Evangelisti (vincitore), Gianni Milan (vicepresidente Federtennis), Georgia Brescia (vincitrice) e Giulia Cascapera sul podio della 1ª Save Cup ieri a Mestre
PROTAGONISTI. Da sinistra: Cristiano Carli, Tommaso Evangelisti (vincitore), Gianni Milan (vicepresidente Federtennis), Georgia Brescia (vincitrice) e Giulia Cascapera sul podio della 1ª Save Cup ieri a Mestre
 
MESTRE.
Vincere un torneo internazionale partendo da una wild card non è cosa da tutti i giorni, ma al Tc Sporting c'è riuscita la milanese Georgia Brescia. Nella finale di ieri a Mestre, ha sconfitto Giulia Cascapera 6-2 6-3 aggiudicandosi il tabellone del singolare femminile della «1ª Save Cup», torneo Eta di livello continentale per la categoria Under 16.
 Un successo agevole, seguito alla durissima semifinale disputata invece venerdì con Silvia Mocciola, e vinta solo al tie-break del terzo set dopo aver annullato la bellezza di sette match point all'avversaria. In campo maschile, il singolare è stato terreno di conquista per il romano Tommaso Evangelisti. Per lui un successo sofferto in una partita vera, conclusa solo al terzo set contro un Cristian Carli deciso a vendere la pelle a caro prezzo. 6-1 il finale del primo set per Evangelisti, stesso risultato nel secondo invece per Carli. La terza partita, quella decisiva, Evangelisti se l'è aggiudicata 7-5. I vincitori hanno ricevuto il trofeo dal vicepresidente fella Federtennis, Gianni Milan, che non ha voluto mancare ad uno dei soli tre tornei internazionali di categoria che si disputano attualmente in Italia. Significativo che le semifinali di singolare e doppio abbiano parlato solo italiano, segno che il movimento ha basi solide su cui fondare il futuro. I tabelloni del doppio, venerdì, si erano infatti conclusi con i successi di Silvia Mocciola e Drousile Dzeubou, tra le ragazze, e di Nicolas Compagnucci e Simone Roncalli tra i maschi.  «Questo torneo ha mostrato tanti giovani tennisti italiani forti sui quali poter provare a lavorare per il futuro del movimento nazionale - commenta Pasquale Marotta, tra gli organizzatori della Save Cup - giovani che non hanno magari classifica e quindi possibilità di confrontarsi con i colleghi stranieri, ma che qui hanno dimostrato di quale pasta sono fatti. Avere poi una vincitrice che parte come wild card è il massimo. Abbiamo avuto molto caldo, ma è stato sempre meglio che ritrovarsi con la pioggia e il torneo in difficoltà. A metà settimana si è capito chi poteva avere più chance di vittoria, e in parte i pronostici sono stati rispettati, ma lo spettacolo non è mancato».

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