Restauri a San Marco, cortili e masegni torneranno a splendere: altri due anni di lavori

Nuovi interventi di restauro in Piazza San Marco  per riportarla al suo antico splendore. Marianna Bressan: «Qui creeremo il grande museo del collezionismo veneziano»

Eugenio Pendolini
Uno dei cortili di San Marco
Uno dei cortili di San Marco

Il restauro dei cortili di San Marco come ideale collegamento tra il Museo Archeologico Nazionale di Venezia e il Correr. «Andremo a creare il grande museo del collezionismo veneziano», spiega Marianna Bressan, direttrice dei “Musei archeologici nazionali di Venezia e della Laguna”, istituto nato nel maggio scorso che raggruppa sotto un’unica direzione anche Palazzo Grimani, l’area archeologica di Altino e il museo nazionale del Lazzaretto Vecchio.

Con il completamento dei lavori in corso per mettere al sicuro l’insula marciana dalla marea e con il restauro in corso della pavimentazione, dal 2027 il salotto di piazza San Marco è destinato a tornare come nuovo in tutto il suo splendore.

La procedura 

I lavori per il restauro dei cortili (3 milioni di euro in totale) partiranno entro il prossimo autunno. Avviata la procedura di gara sotto la supervisione della Soprintendenza di Venezia (con l’architetto Ilaria Cavaggioni) e della direzione regionale dei musei nazionali, in capo a Daniele Ferrara, nei prossimi mesi è attesa l’aggiudicazione dei lavori. Se l’intervento deve ancora iniziare, il piano di valorizzazione è già esistente da tempo.

Nei prossimi mesi dovranno essere studiati i dettagli, a partire dall’eventuale accessibilità dei cortili alle spalle delle Procuratie Nuove (ora aperti al pubblico) a chi è in possessori di un biglietto. L’idea di fondo, però, già c’è.

Masegni e Pavimentazione dissestata a San Marco
Masegni e Pavimentazione dissestata a San Marco

L’idea sarebbe quella di permettere ai turisti che escono dalla Porta della Carta, al termine della visita di Palazzo Ducale, di attraversare quaranta metri e accedere subito all’altro circuito di musei della Piazza che unisce Biblioteca Marciana, Museo Archeologico, Palazzo Reale e Museo Correr, all’interno delle Procuratie Nuove. Il nuovo circuito museale “circolare”, passando attraverso i cortili, potrebbe restituire una nuova vita all’area.

«L’obiettivo», spiega la direttrice dei Musei Archeologici di Venezia, Marianna Bressan, «è di creare un percorso organico e tematico che unisca quindi il Museo Archeologico e il Museo Correr, con lo scopo di dare vita a un grande museo del collezionismo veneziano. Nei prossimi mesi ci porremo il tema del biglietto integrato che comprenda anche i cortili».

Al loro interno, saranno poi restaurati e valorizzati i materiali lapidei, le vere da pozzo, le iscrizioni, alcune risalenti al periodo tardo greco. Queste opere saranno riallestite in maniera organica con una progettazione ad hoc in loco.

Pavimentazione e difese 

Da anni, San Marco è alle prese con una grande trasformazione in corso. Gli inestimabili reperti archeologici sotto i masegni, cunicoli sotterranei, barriere frangiflutti in Bacino e valvole per evitare il ristagno dell’acqua piovana nei casi di marea sostenuta. Il tutto, mentre esercenti e commercianti della Piazza chiedono di poter lavorare tranquillamente e senza intoppi. Per vedere la fine di tutti i cantieri, però, ci vorrà ancora del tempo.

Lavori di restauro in Piazza San Marco
Lavori di restauro in Piazza San Marco

Martedì prossimo arriverà il via libera al secondo stralcio dei lavori a difesa dell’insula marciana dalle acque alte. È prevista la sostituzione dei moduli frangiflutti in Bacino San Marco e, dopo la prossima Mostra del Cinema, l’innalzamento delle rive Sono le cosiddette misure “attive”, destinate a contrastare le conseguenze di condizioni meteo proibitive. E quindi a evitare la marea in Piazza in quelle giornate con forti raffiche di vento che spingano le onde sopra la riva del Molo o con piogge eccezionali, difficili da smaltire.

Tra le parti più onerose di questo stralcio, è prevista la realizzazione di un vero e proprio manufatto in calcestruzzo a forma di molo da posizionare di fronte al Todaro, al cui interno ci saranno gli impianti di pompaggio, incaricati di aspirare l’acqua piovana in eccesso che dovesse accumularsi ostruendo le condotte sotterranee.

Spetterà poi al terzo stralcio dei lavori, chiamato a replicare quanto fatto nel primo stralcio (e cioè la separazione della rete di acque bianche dalle acque nere che scorre al di sotto del manto dei masegni) anche nei collettori interni della Piazza e non solo in quelli perimetrali. Organizzazione degli interventi e dialogo con i commercianti che lavorano nell’area non hanno comunque impedito, in questi anni, l’organizzazione di grandi eventi, a partire dal Carnevale fino ai grandi concerti estivi.

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