Zona rossa a Jesolo, metal detector e multe: tensione durante i controlli
Sei sanzioni per vetro e alcol, una denuncia per stupefacenti. E c’è chi reagisce al personale in divisa. Il sindaco: «Chi affronta gli agenti con aria di sfida non è il benvenuto»

Sono arrivati con i metal detector alla stazione degli autobus in via Equilio, zona rossa al lido di Jesolo. Gli agenti della polizia locale di Jesolo, con il comandante Claudio Vanin, hanno iniziato i controlli sabato sera in coincidenza con i primi arrivi di giovani all'autostazione del lido.
È iniziata allora una nottata di controlli serrati in tutta la vasta “zona rossa” concordata con la Prefettura che comprende l'autostazione e l'area del vicino McDonald's, poi il tratto del lido da piazza Casa Bianca fino a piazza Aurora. Fino al 9 giugno resterà in vigore.
Il bilancio finale dei controlli è di sei sanzioni per la violazione dell'ordinanza contro vetro e alcol, concentrate nella zona tra piazza Mazzini e la spiaggia antistante, cui si è aggiunta una denuncia per spaccio di droga.
Un pusher individuato in spiaggia con l'ausilio del cane antidroga che aveva con sé alcuni grammi di cocaina. È stato allontanato immediatamente dalla zona rossa e per lui è scattata anche la denuncia penale per spaccio di sostanze stupefacenti.
Numeri che non danno, però, la dimensione di quello che accade in una notte al lido. I controlli tappeto hanno funzionato e gli agenti hanno saputo mantenere i nervi saldi in situazioni estremamente difficili. La rabbia e tensione erano palpabili sabato notte quando sono iniziati i controlli in via Equilio, zona stazione Atvo.
«Ma cosa volete?», chiede con spocchia un giovane dall'aspetto “maranza”. Altri inveiscono e non si curano del personale in divisa di cui dimostrano di non avere paura. L’istinto di ribellione è visibile nei loro occhi, ma per fortuna nessuno reagisce.
Si limitano, i più audaci, a pronunciare qualche offesa digrignando i denti. Le provocazioni non hanno effetti sul personale del comando, abituato a simili situazioni di tensione.
Già giovedì e venerdì avevano iniziato con i controlli utilizzando il metal detector, allontanando un altro spacciatore. E hanno denunciato per spaccio una donna di 30 anni che aveva in casa della marijuana e sospetti funghi allucinogeni, oltre a duemila euro in contanti.
«La situazione in questo week end da oltre 150 mila persone», dice il sindaco Christofer De Zotti, «è stata sotto controllo. Le zone rosse hanno funzionato e anche i controlli con i metal detector. Resta un'analisi su questi giovani che non hanno rispetto per le istituzioni, guardano agenti e militari in divisa con aria di sfida. Gli manca un’educazione o un senso civico. A loro diciamo che possono venire a Jesolo per divertirsi, ma saranno denunciati o sanzionati, se non arrestati, nel caso disturbino la quiete dei nostri ospiti e commettano dei reati».
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