Il prefetto Rizzi sarà il nuovo direttore dei servizi segreti

Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni. Il prefetto, già dirigente della Mobile di Venezia, prenderà il posto di Elisabetta Belloni

Il prefetto Vittorio Rizzi
Il prefetto Vittorio Rizzi

Il prefetto Vittorio Rizzi sarà il nuovo capo del Dis, Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza. Prenderà il posto di Elisabetta Belloni. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni durante la tradizionale conferenza stampa di inizio anno.

«Vi confermo che abbiamo deciso di nominare il prefetto Vittorio Rizzi, attuale vicedirettore Aisi, che prenderà il posto di Elisabetta Belloni», ha detto la premier.

«Una persona che ha alle sue spalle una carriera estremamente prestigiosa nella polizia di Stato, all'interno della quale ha raggiunto straordinari risultati operativi che sono apprezzati sia all'interno sia al di fuori dei confini nazionali», ha detto Meloni. «Uno dei suoi incarichi, ricordo, è stato quello di vice direttore generale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ma ricordo anche l'esperienza internazionale che in un ruolo come quello del Dis è importante, del prefetto Rizzi, co-presidente del gruppo di lavoro dei 27 paesi dell'Unione europea che devono prevenire il rischio dell'infiltrazione della criminalità organizzata nelle risorse del Next Generation Eu, membro titolare dell'Italia nel Management Board di Europol, ha guidato per ben due volte la delegazione italiana al G7 dei ministri degli Interni in passato, un funzionario dello Stato di primo ordine, e chiaramente nel momento in cui ve lo dico sapete anche che la nomina verrà formalizzata nel Consiglio dei Ministri che è previsto oggi (9 gennaio, ndr)», ha precisato Meloni.

Il nuovo direttore

Vittorio Rizzi, 65 anni, residente a Mestre, è stato dal 1997 al 2002 dirigente della Squadra Mobile della Questura di Venezia.

«Il Veneto ha avuto modo di conoscerne bene l'operato, avendo ricoperto per lungo tempo l'incarico di capo della Squadra Mobile di Venezia in un momento particolarmente complesso» dichiara il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

«Qui ha condotto indagini importanti, portando a compimento operazioni chiave contro il crimine informatico, il terrorismo, la malavita e il riciclaggio. Una scelta, quella del Consiglio dei ministri, che condivido appieno e che, sono certo, il prefetto Rizzi saprà interpretare al meglio, forte di una solidissima esperienza in progetti investigativi internazionali e con l'intelligence».

Elisabetta Belloni

Come detto, Rizzi prenderà il posto di Elisabetta Belloni che sarebbe scaduta nel prossimo maggio, ma ha dato le dimissioni anticipate. Resterà in carica fino al 15 gennaio.

Belloni, classe 1958, ha frequentato a Roma il 'Massimo', lo stesso liceo dei Gesuiti di Mario Draghi e si è laureata in Scienze politiche alla Luiss ed è entrata in carriera diplomatica nel 1985.

Apprezzata per l'impegno e il rigore, si è fatta conoscere da capo dell'Unità di Crisi della Farnesina quando nel 2004 ha affrontato la tragedia dello tsunami nel Sudest asiatico con migliaia di turisti italiani in zona e in seguito i casi dei sequestrati in Iraq e Afghanistan.

Dal 2008 al 2012 assume la carica di direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e dal 2013 al 2015 è direttore generale per le Risorse e l'innovazione.

Nel febbraio 2014 è stata promossa ambasciatrice di grado e dal giugno 2015 è stata capo di gabinetto del ministro degli affari esteri Paolo Gentiloni.

Dal 5 maggio 2016, prima donna a ricoprire tale ruolo, è stata nominata segretaria generale del Ministero degli affari esteri.

Nel 2021 è stata nominata direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), il dipartimento presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha compiti di coordinamento e vigilanza sulle attività dei servizi segreti italiani. È la prima volta che una donna viene nominata alla guida di una delle agenzie di intelligence.

Il suo nome è stato proposto molte volte nel corso degli anni per incarichi di alto livello, come la presidenza della Repubblica nel gennaio 2022. L'elezione sfumò quando sembrava cosa fatta.

Dopo le Politiche del 25 settembre 2022 il suo nome è stato fatto come possibile ministro degli Affari esteri del nuovo governo. Si era parlato di lei anche come alternativa a Raffaele Fitto per ricoprire l'incarico di commissario europeo nella nuova squadra della presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles.

Nel marzo scorso la premier Giorgia Meloni l'ha nominata sherpa per il G7 a presidenza italiana, ruolo che ha ricoperto - insieme alla direzione del Dis - fino alla fine dell'anno tornando così alla sua prima passione, le relazioni diplomatiche.

Belloni a Padova ha vaste conoscenze e rapporti consolidati grazie a suo marito, l’ambasciatore padovano Giorgio Giacomelli scomparso nel febbraio del 2017, che ha cooperato lungamente con il circuito Cuamm, i Medici per l’Africa guidati da don Dante Carraro, manifestando una costante attenzione verso le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, fino a diventare il direttore generale del Dipartimento per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri.

E il legame con il Cuamm è stato portato avanti dalla stessa Belloni tanto che nel 2011 partecipò a Padova al Centro Papa Luciani al meeting internazionale sull’accesso gratuito al parto e la cura del neonato in 4 distretti africani, punti nevralgici dell’attività dei medici missionari.

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