Via libera all’ordinanza, ma modificata
San Donà taglia i passaggi più contestati per evitare l’intervento della magistratura
SAN DONA’.
Scattano le ordinanze anti-stranieri nel Basso Piave, ma aleggia lo spettro di indagini della magistratura. Prudente San Donà, più audace Musile, Jesolo rinvia la firma alla prossima settimana. In vista della manifestazione per la sicurezza che si terrà domani alle 10 in piazza Indipendenza, le giunte dei vari Comuni sono alle prese con l’esame dell’ordinanza Bitonci. Ieri San Donà ha dato il via libera a un atto di indirizzo per la formulazione dell’ordinanza con le debite modifiche per non incorrere in un’indagine della magistratura come avvenuto a Cittadella.
Oggi toccherà a Musile che con il sindaco Gianluca Forcolin firmerà sostanzialmente lo stesso provvedimento di Cittadella. L’ordinanza sarà invece discussa e approvata nella giunta di martedì a Jesolo, quando ci sarà anche il sindaco Francesco Calzavara di ritorno da un viaggio all’estero. La riunione di giunta a San Donà è stata quella più lunga. Con la consulenza di legali ed esperti, il sindaco Francesca Zaccariotto ha voluto dare il segnale politico dopo le polemiche sull’ordinanza di Cittadella, ma senza copiare integralmente il provvedimento come inizialmente previsto. San Donà ha approvato un atto di indirizzo alla giunta che prevede opportune modifiche nei punti a rischio. In particolare sono stati eliminati gli articoli che prevedono limiti per la residenza a chi ha avuto condanne penali e poi è stata cancellata la commissione di valutazione composta da ufficiale di governo, dirigente ufficio anagrafe e comandante della polizia locale per la valutazione dei soggetti richiedenti, compito che spetta all’ufficiale di Governo, ovvero il sindaco o suo delegato. Questo per non andare contro le leggi dello Stato. Aggiunta la possibilità di effettuare controlli nelle abitazioni sospette come proposto a suo tempo dall’assessore ai servizi sociali Paolo Battistella. Per il resto, l’ordinanza sarà la stessa con i limiti che già le leggi in vigore prevedono, ad esempio per il reddito.
Ma i riflettori sono già pronti per la manifestazione di domani alle 10. Vi aderiscono Lega, Alleanza Nazionale, Udc, liste civiche, esclusa quella di Mazzon, alcuni circoli delle libertà, tra cui quello del Veneto Orientale di Nicola Manente che raccoglierà la firme per una proposta di legge sulla sicurezza e con i suoi gazebo sarà in piazza anche per il nuovo partito in formazione. Forza Italia non ha dato adesione formale così come gli altri circoli delle libertà 24 Maggio e Basso Piave. Ci saranno i sindaci di San Donà e Musile, un rappresentante di Jesolo, ma è ancora in forse il primo cittadino di Eraclea, Graziano Teso, che si è riservato di decidere all’ultimo momento. Sicuramente molti politici e amministratori non si perderanno la passerella, che prevede la sfilata lungo le strade della città e il ritorno in piazza Indipendenza per il comizio. Ancora un’incognita quanto numerosa sarà la presenza dei cittadini, anche perché la manifestazione è parsa un monopolio dei partiti, Lega in testa.
Argomenti:immigrazione
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