Turismo cafone a Venezia: vanno in bici fino a Piazza San Marco, multati in tre

Al mattino un turista ucraino con bici pieghevole è stato fermato in zona Correr. Altri due sono stati intercettati mentre ammiravano il cuore del salotto cittadino

Marta Artico
In bici fino in piazza San Marco: tre multati a Venezia
In bici fino in piazza San Marco: tre multati a Venezia

Non entra in testa, ai turisti forgiati su Tiktok, con buona pace per gli influencer che spacciano consigli via social, che Venezia non è una città da girare sulle due ruote, semmai a remi, in barchino, su una gondola.

Nemmeno guardandosi attorno i tre pizzicati ieri, 5 luglio,  si sono resi conto, arrivando fin in piazza San Marco, che erano circondati da persone a piedi.

Attorno alle dieci del mattino, appena fuori da piazza San Marco, mentre stava per avviarsi nel salotto del centro storico, all’altezza del Correr, è stato fermato un ucraino, da solo, con una bicicletta pieghevole.

Di quelle che si caricano in aereo, oppure su un autobus o ancora in treno. Leggera e agile da portare in giro. La Polizia locale lo ha fermato prima che arrivasse in piazza, gli ha chiesto le generalità, come di consueto, e gli ha spiegato che non poteva girare in bicicletta, sui ponti, tra le calli, in sella alla bici. Per lui è scattata anche la sanzione da circa 200 euro, che dovrà corrispondere al comando della polizia locale di Venezia.

E sempre altri due turisti, magliette tecniche, attrezzatissimi per girare sulle due ruote, con tanto di attacchi per portarsi dietro il necessario al viaggio, sono stati fermati sempre dalla Polizia locale in piazza San Marco.

Anche loro, stessa sorte dell’Ucraino, multati dagli agenti del comando di Polizia locale. Un fenomeno, quello dei ciclisti con bici in centro storico, in aumento.

Spesso i multati pagano subito, approfittando del Pos in dotazione agli agenti, ma purtroppo è difficile fermarli prima che raggiungano l’area marciana: tra piazzale Roma e Santa Lucia è possibile portare la bici a mano. I ciclisti difficilmente seguono gli itinerari di Cannaregio, la maggioranza si muove lungo le Zattere e viene intercettata tra l’Accademia e la piazza, magari da una pattuglia già allertata dalla control room del Comune.

Per i cittadini, poi, i ciclisti che non pedalano non sono percepiti come in violazione. Nei mesi estivi, segnati dal turismo “cafone” dei tuffi in canale, i ciclisti che non leggono i cartelli di divieto, sono già in parecchi.

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