Udc, 18 mila tessere in Veneto Cesa: «Berlusconi deve lasciare»

PADOVA.
Quasi 18 mila tesserati in Veneto, 210 mila in tutta Italia, (esclusa la Sicilia). Riparte da qui la corsa dell'Udc al «Nuovo polo» «unica scelta realmente alternativa» come ha ricordato il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa (nella foto) nel corso del suo tour elettorale in Veneto, dopo che il premier ha ordinato la cacciata dei centristi dalle Giunte: «E' ridicolo - commenta - sono più responsabili i presidenti di Regione e i sindaci che governano tutti i giorni». L'Udc ribadisce la richiesta che il premier lasci: «non perché inquisito dalle procure, ma perché non è stato capace di dare risposte - aggiunge Cesa - per questo auspichiamo la nascita di un governo di responsabilità nazionale, aperto a tutti, ma con gente credibile». Quanto al federalismo, aggiunge: «Se fossimo cinici avremmo approvato il federalismo municipale com'è, così i sindaci leghisti al Nord si sarebbero resi conto che mette le mani in tasca ai veneti, invece ci siamo opposti per il bene della gente». Incalza il segretario regionale Antonio De Poli: «In Veneto possono chiudere l'assessorato al sociale, tanto non serve, visto che la finanza regionale tiene conto solo dei capitoli di bilancio che interessano alla Lega. In questo modo si mette fine all'integrazione storica tra sanità e sociale e, senza ritocchi, a giugno molte realtà del terzo settore dovranno chiudere».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video