Trasferito il prefetto Lepri. Cacciari: "Caso gravissimo"

"A Venezia da soli quattro mesi, il dottor Lepri Gallerano, è stato rimosso per vendetta politica". Così il sindaco Massimo Cacciari commenta la decisione del Consiglio dei Ministri
Il prefetto Michele Lepri Gallerano
Il prefetto Michele Lepri Gallerano
VENEZIA
Per il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, il trasferimento del prefetto Michele Lepri di Gallerano (arrivato l'estate scorsa nel capoluogo lagunare) deciso oggi dal Consiglio dei Ministri è "una rimozione" e rappresenta "un episodio di gravità eccezionale, sia per le modalità con cui avviene sia per i motivi che ne sono alla base".


"A Venezia da soli quattro mesi, il dottor Lepri Gallerano - afferma Cacciari - è stato rimosso per ragioni esclusivamente politiche, anzi per vendetta politica". "In buona sostanza, al di là di ipocrite frasi fatte in burocratese - insiste Cacciari - , gli si imputa di non essere riuscito a impedire il trasloco della comunità Sinti di via Vallenari nel nuovo villaggio. Fatto doppiamente e gravemente sbagliato".


Un riferimento alle presunte tensioni nei rapporti tra Lepri Gallerano e la neo presidente della Provincia, la leghista Francesca Zaccariotto, che proprio sul campo Sinti di Favaro Veneto aveva ingaggiato un braccio di ferro con il Comune, nel quale il Prefetto cercava di svolgere attività di mediatore. Il trasloco delle 38 famiglie di Sinti nel nuovo campo era avvenuto proprio all'indomani della riunione a Venezia del G8 dei ministri dell'Interno, con la presenza del responsabile del Viminale, Roberto Maroni.


Cacciari: "Non si poteva impedire ciò che era stato già riconosciuto atto legittimo non solo dalle sentenze del Tar, ma anche da quella del Consiglio di Stato". In secondo luogo, prosegue il sindaco, "il prefetto in nulla poteva interferire riguardo a una decisione che l'Amministrazione comunale era pienamente titolata e autorizzata ad assumere, specie dopo che l'Asl 12 aveva dichiarato del tutto inagibile il vecchio campo per gravissime carenze igienico-sanitarie e di fronte all'avanzare della stagione invernale".


"Al prefetto di Venezia - prosegue Cacciari - va tutta la mia stima e la mia vicinanza, ma desidero anzitutto esprimergli tutto il mio rammarico per non aver potuto fare più di quel che ho fatto per impedire una tale indecente decisione".

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