«Sono molto egocentrica, mi piace essere una primadonna

Bagno di folla con il sindaco nel parco
SPINEA.
«Sono molto egocentrica, mi piace essere una primadonna, il mio carattere mi porta a volere questo». Beata sincerità, Federica. Già che ci siamo, ci riveli anche che cosa ti piacerebbe fare adesso? «Sono attratta dal mondo della moda, lunedì prossimo sarò ospite di Giorgio Armani alla sfilata di Milano, ma non mi vedo modella. C’è anche della televisione, stiamo ragionando su un programma particolare...». E il nuoto? «Tutti questi “balletti”, feste, inviti e programmi, si esauriranno il 1º ottobre. Dopo tornerò a Verona, per riprendere gli allenamenti. Sono stramotivata, nutro grandissime ambizioni per i Mondiali di Roma del 2009».


Arrivo in Balilla.
«Bentornata a casa, ragazza d’oro» è la scritta che campeggia sui manifesti che tappezzano Spinea. Il Pellegrini-day, con la festa che l’intera comunità ha organizzato per la sua campionessa ventenne, inizia a metà pomeriggio, inframezzato da un botta e risposta con i giornalisti. Quattro anni fa, dopo l’argento di Atene nei 200 sl, «Fede» si presentò davanti al sindaco e ai suoi concittadini a bordo di una Ferrari. Ora che è salita sul gradino più alto del podio di un’Olimpiade e che ha frantumato due record del mondo (200 e 400 sl), la nuova icona del nuoto italiano arriva in piazza del municipio su una Fiat Balilla del 1933 che disputò la Mille Miglia: al volante Sergio Dossi, collezionista di vetture d’epoca e suo grande tifoso. Tornata da un mese di vacanza trascorsa con il fidanzato Luca Marin, in Sudafrica e alle Seychelles, l’olimpionica di Pechino si spende tra ringraziamenti e parole in libertà.


«Mi sposerò giovane».
Ai Giochi di Londra sarà la donna da battere. E poi? «Ho sempre detto che mi piacerebbe mettere su famiglia in un’età ancora giovane. Perchè vorrei essere mamma prima dei 30 anni, una mamma che capisse i suoi figli come la mia ha compreso bene me. Nel 2012 avrò 24 anni, nel 2016 saranno 28. Ecco, dopo l’Inghilterra potrei smettere. In ogni caso, se non sarà l’ultima, sarà comunque la penultima Olimpiade».


Io, i fans e le mamme.
Un sito internet, una community di 3.720 fans che hanno contatti continui in rete con lei, l’atleta italiana numero uno per notorietà spontanea. La popolarità di cui gode è certificata da dati inoppugnabili. Ma «Fede» cosa risponde a chi le scrive via mail? «Mi chiedono consigli su tutto, soprattutto il segreto per arrivare in alto. Io cerco di trasmettere i valori positivi dello sport, la volontà di non mollare, il saper perdere e anche il saper vincere con umiltà. Il doping? Non me lo hanno mai proposto, l’Italia del nuoto è molto lontana da questa pratica illecita. A livello internazionale più di qualche sospetto lo abbiamo avuto ma, sinchè non saltano fuori le prove, non possiamo accusare nessuno». «Sono impegnata sul fronte sociale: con l’Admo, poi partecipo alle battaglie contro l’anoressa e la bulimia, alle iniziative per la sicurezza stradale. Guardate, quella delle ragazze troppo grasse o troppo magre è una piaga che sento tantissimo: mi scrivono mamme disperate perchè le figlie non mangiano o mangiano troppo. So cosa vuol dire, ci sono passata anch’io. Per questo cerco di aiutarle». «Critiche? Sì, ne ho lette, ma mai nel mio sito. Forse perchè si vergognano a rivolgermele direttamente».


La vogliono in Qatar.
Il personaggio c’è tutto, e lo capisci quando, a precisa domanda, ribatte convinta: «Come personalità credo di essere a posto, probabilmente devo acquisire qualcosa nel modo di comunicare con gli altri. Ma credo sia solo questione di esperienza». Intanto, sfilate di moda e programmi tv a parte, da Doha, in Qatar, l’hanno richiesta per un passaggio televisivo in prima serata. «Mi toccherà imparare l’inglese» commenta, sorridendo.


I guadagni.
A livello commerciale, la vittoria in un’Olimpiade vale molto. «Il salto economico - ammette - è elevato». Se prima guadagnava 400 mila euro l’anno, adesso toccherà facilmente quota 1 milione. Ha contratti con Armani, Adidas, Enel, Carpisa e Fiat, l’incremento ulteriore arriverà dalle tv. E il cinema? Tinto Brass ha espresso il desiderio di averla protagonista in un suo film... «Sono lusingata dei suoi complimenti, ma non parteciperò mai ad una pellicola dal contenuto erotico. Magari una parte in un copione “normale”, questo forse». I soldi che guadagna dove li spende? «In scarpe e borse. Sono fortunata: l’auto che posseggo è di uno sponsor, la casa a Verona me la paga la società per cui gareggio, i vestiti e il materiale tecnico arrivano sempre dagli sponsor. Per cui, quando vado a fare shopping, punto solo a quelle».


Tatuaggi e Università.
Ha cinque tatuaggi, uno identico a quello del fratello Alessandro, segno zodiacale del Leone come lei, e un piercing. Novità in vista? «No, ma andrò a Jesolo, da Lorenzo, per ritoccarmi i disegni sulla pelle». Diplomatasi in ragioneria, vuole iscriversi all’Università. «Ma dovrò trovare una facoltà che mi vada bene a Verona, perchè a Padova, con gli allenamenti che ho, sarebbe dura. Mi piacerebbe Psicologia».


Mamma Cinzia e papà Roberto ascoltano, e annuiscono. «La mia famiglia è sempre stata importante, mi è stata vicina incondizionatamente. Questa medaglia non cambierà nulla nel rapporto con i miei. Sì, è vero che parlo di più con la mamma, ma solo perchè papà è geloso...». E giù una risata.

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