Ponte di Rialto scalato da due turisti cafoni: ecco chi sono
La polizia locale di Venezia ha già l’identikit: dopo la bravata, i due hanno mangiato una pizza. Sono stati ripresi dalle telecamere: da piazzale Roma sono tornati verso la terraferma in bus. Rischiano multa e daspo

L’obiettivo di uno smartphone li ha immortalati sul colmo del ponte di Rialto, mentre urlavano al Canal Grande la loro euforia. Le telecamere dalla videosoerveglianza comunale, invece, li hanno seguiti passo dopo passo per tutto il loro successivo girovagare attraverso il centro storico, mentre barcollavano per calli e campielli, mentre si concedevano una fetta di pizza nottetempo, mentre aspettavano - e perdevano - il passaggio di un autobus da piazzale Roma alla terraferma.
I due turisti cafoni che si sono arrampicati sul punto più alto del simbolo di Venezia, nella notte tra sabato e domenica, hanno insomma le ore contate: la polizia locale li ha individuati e, a breve, li raggiungerà per consegnare loro multa e daspo, come da regolamento urbano.
La bravata è stata denunciata domenica mattina sui social network, dalle pagine satiriche locali: qualcuno li ha visti in diretta e li ha fotografati - ma non ha purtroppo segnalato la cosa alla centrale operativa del Tronchetto, costringendo gli agenti a lavorare a ritroso, a distanza di troppe ore. Ed è un peccato perché, se la chiamata fosse partita subito, i due sarebbero stati intercettati la notte stessa, come era già successo in passato, con casi analoghi o anche più gravi: la coppia di stranieri ha infatti caracollato per Venezia per due ore abbondanti, dopo l’impresa realtina, la scalata registrata dalle telecamere intorno all’1.30 e la partenza in bus verso Mestre solo alle 3.30. Poco male, comunque: i due giovani ubriachi hanno scelto alcune delle zone più controllate, dove gli occhi elettronici del Comune sono tantissimi, e infatti il materiale video raccolto a posteriori ha consentito alla Locale di tracciare un identikit più che preciso dei responsabili, perfettamente ripresi in volto.
Arrivati da oltre confine, forse dall’Europa dell’est, entrambi sui 25 anni, i due ragazzi erano in preda ai fumi dell’alcol quando si sono dati alla conquista del tetto del ponte, e non si sono certo ripresi subito dopo; da Rialto si sono diretti verso piazzale Roma, ma non si sono risparmiati soste e deviazioni, in particolare hanno cercato a lungo qualcosa da mangiare e l’hanno trovata nelle vicinanze del carcere di Santa Maria Maggiore, dove si sono abbandonati alle cure di una pizzeria al taglio.
Rifocillati, si sono spostati finalmente verso le fermate dei bus notturni Actv, e nei filmati del Comune li si vede perdere un corsa e poi vagare tra il ponte di Calatrava e i parcheggi in attesa di quella seguente. Si tratta insomma di ritrovarli nelle riprese della terraferma, operazione non troppo complessa, partendo dalle soste delle linee che riportano a Mestre - molto poche, a quell’ora della notte.
Nel frattempo proseguono gli interventi in centro storico contro chi non rispetta le norme cittadine, a cominciare dai ciclisti impenitenti che continuano a spingersi fino a piazza San Marco: ieri la polizia locale ne ha sorpresi altri due, e come sempre sono arrivate le sanzioni.
I controlli si sono estesi anche a Marghera, ma in altro ambito: sul retro dell’ex Aurora gli agenti, accompagnati dal sindaco Luigi Brugnaro, da Veritas e dal parroco di Sant’Antonio, hanno fatto sparire i vestiti che qualcuno - probabilmente qualche sbandato - aveva steso sulle recinzioni dell’area dismessa; nessun accampamento, ma la segnalazione è stata gestita comunque.
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