Referendum, raccolte 12 mila firme
Ultimi giorni (fino a domenica) per cambiare la legge elettorale. Ai banchetti anche Cacciari e Zoggia. Petizione la notte del Redentore
Dodicimila firme raccolte in due mesi e mezzo. Un buon risultato, anche se conquistato a fatica, per il comitato referendario che nella nostra provincia ha visto al lavoro un gruppo di infaticabili volontari. Per raccogliere adesioni alla consultazione popolare sulla legge elettorale c'è tempo fino a domenica e gli ultimi giorni - va da sè - sono frenetici.
Ai banchetti del comitato promotore si sono fermati in molti e il primo, il 24 aprile scorso, è stato il sindaco Cacciari. Poi hanno firmato il presidente della Provincia Davide Zoggia, il senatore dei Ds e consigliere comunale Felice Casson, gli ex sindaci Paolo Costa e Antonio Casellati oltre a un drappello di assessori tra cui Delia Murer e Anna Maria Miraglia, nonchè il capogruppo di An in Municipalità Pietro Bortoluzzi.
Il rush finale è una lotta contro il tempo. Come spiega il referente per Venezia del comitato referandario, Antonino Stinà, «finalmente anche i giornali si stanno muovendo e intorno al referendum si sta creando un forte movimento di opinione».
A oggi, come spiega ancora Stinà, nella nostra provincia sono state raccolte oltre 12 mila firme che andranno a sommarsi a quelle del resto d'Italia. I plichi con i moduli dovranno essere spediti a Roma entro il 20 luglio e il 24 si saprà infine se sono state messe insieme le 500 mila firme valide per passare alla fase successiva.
In questi giorni, comprensibilmente, il comitato non sta fermo un attimo. Cinque giorni preziosi nei quali gli sforzi dei volontari (associazione per il Partito Democratico, militanti dei Ds e Margherita, An ma anche la Uil) raddoppieranno.
In centro storico il banchetto del referendum è all'erta tutte le mattina dalle 9 a mezzogiono ai Giardini di Papadopoli mentre nel pomeriggio (e le mattine in cui c'è mercato) si sposta a Mestre tra piazzetta Coin e via Fapanni. La raccolta di firme è naturalmente estesa anche in provincia approfittando delle feste d'estate. In particolare, a quella dell'Unità a Dolo, Campalto e Jesolo.
Il comitato referendario non lascerà nulla d'intentato nemmeno la notte del Redentore. La presenza di migliaia e migliaia di persone potrebbe essere un'ottima occasione per fare incetta di firme. E così, mentre in tutta Italia si terrà la notte bianca del referendum, al Lido sarà allestito un banchetto in Gran Viale o in Piazzale Santa Maria Elisabetta dalle 21 a mezzanotte.
Intanto, a livello nazione, l'interesse aumenta di giorno in giorno. Dopo la dichiarazione di Veltroni che si è dichiarato concorde con il referendum ma ha detto che non andrà a firmare, il ministro per le Riforme Istituzionali Vannino Chiti rilancia: «che si raggiungano o meno le 500 mila firme per il referendum il Parlamento deve comunque fare una legge elettorale. E' possibile ed è un dovere. Ripeto, è un dovere». Vannino Chiti, inoltre, ha ribadito che non ritiene «che il tempo per fare una nuova legge elettorale in Parlamento sia scaduto».
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