Primarie: assalto ai seggi,più voti delle attese
Il sindaco Cacciari: «Un colossale successo». Alla Bindi e a Letta un terzo dei voti

MESTRE.
Meno votanti delle primarie per Prodi 2005, ma più delle aspettative, tanto che nel primo pomeriggio è stato necessario distribuire schede aggiuntive nei seggi di Mestre. Nei 127 seggi aperti in città e provincia, hanno votato in 42.192, più del previsto anche se, nelle primarie del 2005 avevano votato in 48.035.
Un terzo degli elettori ha votato nel comune di Venezia, 20.724 votanti così ripartiti: 6.626 nel collegio di Venezia-Centro Storico, 6.784 in terraferma a Mestre e 7.314 a Marghera. Anche in provincia hanno votato in tanti: 6.367 nel collegio di Mirano-Riviera del Brenta; 5.516 nel collegio di Portogruaro, 4.909 in quello di San Dona, e 4.676 nel collegio di Chioggia-Caverzere. L'afflusso dei votanti Il conteggio delle preferenze è cominciato solo nella tarda sera di ieri ma fin dai primi conteggi era chiaro che a vincere sono state le liste che sostenevano Veltroni. I primi dati affluiti dai seggi al centro operativo elettorale di via Mestrina parlano di un abbondante 70 % di preferenze per il sindaco di Roma, Rosy Bindi e Enrico Letta hanno totalizzato, insieme non più del 30 % di voti, con una prevalenza per la Bindi. «Un successo colossale» ha dichiarato il sindaco, Massimo Cacciari, che in mattinata aveva detto che un risultato di affluenza ai seggi tra 1,5 e 2 milioni di votanti. Massimo Cacciari non era pessimista sulla partecipazione alle primarie del Pd, ma l'alta affluenza al voto registrata alla chiusura dei seggi è andata oltre le sue più rosee previsioni. «Oggi nasce un partito nuovo e nasce bene - ha affermato il sindaco che ha sostenuto la candidatura di Veltroni - dopo una campagna elettorale vera e dopo che nell'ultimo mese e mezzo le cose sono andate bene. L'affluenza conferma che all'interno della sinistra c'è voglia di un partito di governo forte e responsabile».
A chi gli chiedeva se le primarie del Pd sono state una risposta all'antipolitica e al V-day di Beppe Grillo, Cacciari ha risposto di «no, perché si sa che molti di quelli scesi in piazza con Grillo oggi sono andati a votare per le primarie. Sono elettori di centrosinistra che hanno giustamente fiducia nel Pd. Fiducia che forse è l'ultima, ma c'è».
«Oggi - ha aggiunto Massimo Cacciari - è nato uno strumento importante, bisogna vedere come si usa. Adesso bisogna procedere nella direzione indicata da Veltroni, Rutelli e Fassino, cioè verso un partito responsabile e riformatore che subordina le alleanze alla realizzazione del programma». Per Michele Mognato, segretario dei Ds e sostenitore di Veltroni, si tratta di una eccezionale «prova di partecipazione democratica» un risultato «bellissimo e straordinario che crea le condizioni per costruire a Venezia e in provincia un grande partito di popolo».
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