Il papà di Anna Chiti, morta sul catamarano: «Il tuo amore continua a illuminare i miei giorni»
La tragedia della darsena a Sant’Elena. Il messaggio del padre della ragazza 17enne. Martedì il funerale a Malcontenta

«Ciao Angelo mio. Sono il tuo papà che ti scrive con il cuore spezzato: se mi senti o mi vedi da lassù sappi che la tua luce illumina ancora i miei giorni, il tuo sorriso è impresso nella mia anima».
Inconsolabile, Umberto, il papà di Anna Chiti, la giovane che ha perduto la vita sabato scorso cadendo dal catamarano e annegando in acqua, ha scritto un nuovo messaggio, struggente, rivolto alla figlia, pubblicato sul suo profilo.
«Anche se il cielo ti ha accolto, il tuo amore continua a guidarmi, a sostenermi, a farmi sentire che sei sempre con me. Ogni battito del mio cuore è un ricordo di te, ogni sussurro del vento porta il tuo nome. Ti porterò sempre dentro di me, amore mio, perché un legame così puro non conosce confini. Sei il mio cielo, la mia stella più luminosa, il mio eterno abbraccio». Il papà della ragazza, ha più volte chiesto la verità sulla morte della figlia, così come la madre. Entrambi i genitori chiedono giustizia per la memoria della ragazza, che ha perduto la vita in quello che doveva essere il suo primo giorno di lavoro, ma che si è trasformato in una immensa tragedia.
I funerali della ragazza, morta a soli 17 anni, si svolgeranno martedì alle 10 nella chiesa di Sant’Ilario Vescovo, a Malcontenta, a poche centinaia di metri da dove risiedeva con la mamma Lyudmyla e con la sorella gemella Giulia.
Entrambi, papà e mamma, lavorano al porto di Venezia, per questo il sindaco, venerdì durante un incontro sugli interporti, ha voluto fare un minuto di silenzio, per ricordare la giovane che voleva laurearsi, frequentare l’accademia e poi andare per mare e lavorare nelle navi offshore, portare in giro i turisti, diventare indipendente e prendere la patente nautica. E proprio il primo cittadino martedì parteciperà ai funerali della giovane, la cui memoria sarà onorata anche all’interno del Salone Nautico che partirà a breve a Venezia. In vista dei funerali, si prevede un grande afflusso di persone, toccate dall’accaduto.
Parteciperanno i suoi compagni di classe dell’Istituto nautico Venier, ma anche parte della scuola e degli insegnanti, a cominciare dal dirigente, Michelangelo Lamonica. E poi gli amici e le amiche con le quali condivideva le giornate, le compagne di sport e di uscite spensierate.
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