Nelle celle nigeriane nel 2011 hanno perso la vita 5.000 detenuti

La morte dell’intermediario italiano ha destato molto clamore nell’opinione pubblica nigeriana. Nello Stato dell’Africa occidentale morire in prigione, purtroppo, non è affatto una rarità, e di...

La morte dell’intermediario italiano ha destato molto clamore nell’opinione pubblica nigeriana. Nello Stato dell’Africa occidentale morire in prigione, purtroppo, non è affatto una rarità, e di questo hanno parlato media e stampa locale. E poco importa se Zanin non si trovava in uno sperduto edificio di detenzione della giungla africana, bensì nel cuore della capitale istituzionale. Secondo un recente rapporto reso noto dal nuovo capo della polizia nigeriana, Mohammed Abubakar, nel 2011 sono stati cinquemila i detenuti uccisi nelle celle del Paese. In Italia, tanto per fare il confronto, nel 2011 i morti sono stati 186, con 66 suicidi. Dal 2000 ad oggi i morti delle carceri italiane sono stati 2.011. Lo stesso Abubakar ha puntato l'indice contro gli abusi e le violenze commesse dalle stesse forze dell'ordine, e ha annunciato una cambio radicale per porre fine alle morti extra-giudiziarie in Nigeria. (n.c.)

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