La maggioranza boccia la Lega
Stop allo statuto dei lavoratori autonomi: manca la copertura economica

Piero Ruzzante, consgliere regionale del Pd
VENEZIA.
La maggioranza «boccia» una legge-bandiera della Lega. Ieri, la commissione Bilancio, presieduta dal pidiellino Costantino Toniolo, chiamata a giudicare il progetto di legge sullo statuto dei lavoratori, pur ammettendo la compatibilità ordinamentale della norma, ne ha decretato la mancanza di copertura economica. Un autogol inatteso non fosse che, dopo le recenti tensioni tra Lega e Pdl, sorge il sospetto si sia trattato di uno sgambetto tra alleati.
Non a caso, la bocciatura di un provvedimento presentato dalla maggioranza, è un fatto più unico che raro. Solitamente, infatti, in caso di problemi di copertura economica, si lascia comunque aperto uno spiraglio per dare alla commissione la possibilità di lavorare e di trovare la copertura, rimandando la decisione ultima a un'ulteriore verifica economica. Ad oggi, invece, il provvedimento - che necessita di una decina di milioni di euro - vale quanto la carta su cui è stato scritto. Uno schiaffo di fronte al quale la Lega sceglie il basso profilo anche se precisa di aver già chiara la strategia per riesumare il progetto di legge. Resta la tensione tra alleati: solo giovedì l'aula si è arenata sulle tasse, con un pesante scontro tra i capigruppo Bond e Caner, di cui l'episodio di ieri pare un'appendice fisiologica. «Che un partito di maggioranza presenti un progetto di legge e sia poi costretto a constatarne l'impercorribilità è, oltre che grottesco, un chiaro segnale di scarsa capacità di governo» sostengono i consiglieri del Partito Democratico Piero Ruzzante e Franco Bonfante «Il provvedimento - aggiungono - è inevitabilmente destinato al macero. La Lega ha perciò una bella faccia tosta quando accusa l'opposizione di impedire alla Regione di produrre leggi e di approvare provvedimenti per i veneti». Lo statuto avrebbe dovuto contenere tutte le linee guida degli interventi regionali a sostegno del lavoro autonomo, essendo una legge pensata per agevolare lo sviluppo occupazionale e l'autoimprenditorialità. Tra gli interventi previsti, infatti, l'erogazione di contributi economici, nelle fasi di non lavoro per mancanza di commesse, per motivi di cura, malattia, formazione e aggiornamento. Ma anche l'esenzione Irap per le attività monoimprenditoriali. «In realtà, Lega e centrodestra fanno solo opera di propaganda all'esterno, facendo poi nel chiuso del palazzo carta straccia delle loro stesse proposte, in un'opera di inganno continuato, che è ancora più fastidioso in questo momento di crisi e ancora più deprecabile in quanto chi promette sa benissimo che non potrà mantenerle perché mancano i soldi. Invitiamo perciò i due partiti ad abbandonare questi giochi di distrazione di massa, impegnandosi contro il loro stesso governo per evitare che il Veneto venga strangolato dalla dissennata riduzione di trasferimenti statali».
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