Il Papa entusiasta: «Questo è un paradiso»
E intanto in paese i politici litigano ricordando il predecessore Wojtyla
LORENZAGO. «Cosa coltiva in quell’orto?», chiede il segretario del Papa. «Kartofen», risponde Lino Fontanive, che intrattiene Benedetto XVI in amabile conversazione presso la baita al passo della Mauria. «No, si dice patate» sorride il Papa. Lino lo abbraccia e gli accarezza la schiena con la mano destra, per trattenerlo nel giardino, in attesa che arrivi la moglie. Ratzinger attende paziente, seduto sulla stessa seggiola usata dal suo predecessore Wojtyla quasi dieci anni fa, nel 1998. Ancora il Pontefice: «Che cosa significa questa scritta: al mè tabià?». «Sembra cirillico», osserva il segretario. «E’ in italiano - spiega Lino - vuol dire: la mia baita. Non mia, ma dell’ospite che viene a trovarmi».
«Questo è un paradiso» commenta Ratzinger in una sorta di siparietto con il suo ospite, la cui casa si trova sul sentiero che il Papa percorre in una delle sue passeggiate, fermandosi per riposare. Lino si commuove, chiede il permesso di fare una foto, si presenta con una vecchia macchina. Il Papa: «E’ sicuro che ci sia il rullino?». «No. Vorrà dire che ritornerà» gli risponde Lino. «Sì, sì» chiosa l’ospite. «Accetta da bere», insiste Lino. «Beh...» tentenna il Papa. «E’ meglio di no», suggerisce il segretario. Poi il Papa si confida con i suoi collaboratori «Sono molto soddisfatto di questa vacanza». Soddisfazione per il programma di studio, preghiera e lavoro, ma anche per le brevi passeggiate serali e l’incontro con la gente. Anche ieri, dopo le 18, una breve uscita. Alla chiesa di Sant’Antonio Abate, in mezzo al bosco: per pregare e fare quattro passi. Ma in questo clima di serenità è scoppiata la polemica nel «paese del Papa». Il sindaco Mario Tremonti e la giunta hanno abbandonato la sala in cui si teneva un convegno di presentazione di un libro fotografico su Lorenzago e l’ospitalità a Wojtyla, con immagini del polacco Galazka.
«Ci sono tre foto dell’ex sindaco, che ha ricevuto Giovanni Paolo II in due soggiorni, mentre nessuna del sottoscritto che ha dato il benvenuto quattro volte a Wojtyla ed una a Benedetto XVI». In paese ci sono faide politiche. L’ex sindaco, Nizzardo Tremonti, è vicino a Forza Italia. Il successore Mario Tremonti e la giunta sono in parte vicini allo stesso partito e, comunque, hanno il sostegno di Giulio Tremonti. «Il pubblico in sala ha applaudito quando la giunta è uscita, basta questo - commenta Nizzardo Tremonti - per spiegare quanto il paese non ami questa amministrazione». Il volume è stato criticato «per lacune rimediabili» anche dal vescovo emerito di Belluno, monsignor Ducoli. Domani, al castello Mirabello, il primo Angelus dal Cadore. Gli invitati sono 1400 pellegrini della diocesi di Treviso. Presente anche il presidente del Veneto Galan.
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