Il Comune taglia le spese del 40 per cento
Calano gli incassi di Casinò, Actv e Ztl Piano d’emergenza per contenere le uscite

Il Comune corre ai ripari e «taglia» del 40 per cento le spese correnti di tutti gli assessorati per fronteggiare la diminuzione delle entrate che si prepara, a cominciare da quelle del Casinò, con i 107 milioni di euro previsti dalla convenzione con la casa da gioco che verranno ormai certamente ridimensionati, a meno di imprevidibili recuperi, come ha già anticipato il presidente Mauro Pizzigati. «Abbiamo già approvato un atto di indirizzo in Giunta - annuncia l’assessore al Bilancio, Michele Mognato - che invita tutte le direzioni a limitare al 60 per cento le spese correnti già stanziate. A giugno faremo una verifica e vedremo se sarà possibile allentare il vincolo, ma intanto attueremo un monitoraggio continuo della situazione».
L’analisi di Mognato è sconsolata: «La convenzione con il Casinò implica che, se la riduzione annua degli incassi è superiore al 5,5 per cento, essa vada rivista, ed è un’eventualità possibile. Dobbiamo inoltre a fare i conti con una diminuzione delle entrate dell’Ici per la prima casa di circa 3 milioni e 600 mila euro, che non ci sono stati restituiti dal Governo. La crisi del mattone, inoltre, ci porterà meno risorse in bilancio dai permessi di costruzione, e quella del turismo meno introiti di bigliettazione dall’Actv e dalle Ztl, le zone a traffico limitato. A questo si aggiunge appunto, ora, anche la crisi della casa da gioco, che deve accantonare anche forti somme per gli accantonamenti legati alla causa con i croupier. In queste condizioni la riduzione delle spese correnti è un atto di responsabilità e abbiamo già dato mandato a tutte le direzioni dei vari assessorati di stilare un piano con le spese da tagliare per il 40 per cento degli importi già stanziati». E’ già previsto per la prossima settimana un giro di incontri bilaterali con, di volta in volta, l’assessore al Bilancio e gli altri assessori e le direzioni competenti per valutare i vari piani di riduzione.
«Il fatto di avere approvato il bilancio 2009 e gli atti conseguenti in anticipo - prosegue ancora Mognato - ci consente di avere il quadro della situazione e programmare questi interventi prudenziali di riduzione. La speranza è che nei prossimi mesi questi vincoli si possano allentare, la situazione possa migliorare e si possa quindi riaprire il «rubinetto» della spesa corrente, ma per ora è solo un auspicio e la realtà con la quale dobbiamo confrontarci è questa». L’Actv ha ad esempio incassato dai biglietti nel 2008 circa 9 milioni di euro in meno rispetto alle sue previsioni e il 2009 - dalle prime rilevazioni - segna un’ulteriore contrazione degli incassi da bigliettazione, che si riverbereranno, inevitabilmente, anche sulle entrate di Ca’ Farsetti.
Per quanto riguarda le Ztl, il 2008 si è chiuso con poco più di 10 milioni di euro di entrate rispetto ai 12,3 milioni dell’anno precedente e le previsioni per il 2009 sono di un’ulteriore diminuzione degli introiti. «Venice Connected», il nuovo sistema di prenotazioni delle visite turistiche in città cia Internet, che penalizza invece chi arriva senza preavviso - lanciato dal vicesindaco Michele Vianello - è stato appena attuato e non è ancora possibile prevedere quali saranno i suoi benefici effettivi per le case comunali, in un anno, comunque, di contrazione turistica.
Il Comune non ha intenzione di agire sulla leva delle tariffe, oltre a quanto è già stato fatto, proprio per il difficile momento economico che colpisce anche i cittadini veneziani e dunque l’unica leva resta quella della riduzione delle spese, oltre alla speranza di attrarre possibili sponsor privati che però potranno venire buoni, eventualmente, per investimenti e non certo per alleviare la sofferenza sulle spese correnti. Il giro di vite deciso da Mognato è dunque inevitabile, in attesa di tempi migliori.
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