I piccoli fanno squadra per resistere. Soffrono anche i grandi complessi

I contraccolpi: poca clientela e dipendenti ridotti
SAN DONA’.
Centri commerciali e piccolo commercio, una crisi in qualche caso condivisa. Nel Veneto Orientale i grandi centri hanno lanciato da più di un lustro la sfida alle botteghe, ma oggi anche loro talvolta iniziano a soffrire. Prima, però, il loro avvento è stato spesso devastante provocando quella che viene additata come la desertificazione di importanti centri urbani.

A San Donà come a Portogruaro i centri storici hanno sofferto, e molto, una concorrenza sfrenata di prezzi, eventi, iniziative. Un nuovo modo di organizzare le vendite che ha attirato tanti clienti o, in ogni caso, li ha strappati alla tradizionale passeggiata in centro città e al rito dello shopping nei negozi.


Dopo l’euro e le buste paga ormai non all’altezza dei prezzi sul mercato, e in più in generale il calo dei consumi, la crisi si affaccia anche per la grande distribuzione.


Emblematico il caso di Jesolo che ha aperto durante l’estate due grandi parchi commerciali, il Famila e i Giardini del Sole, con all’interno la catena Bennet. Dopo i successi delle fastose inaugurazioni e dell’afflusso costante di turisti, adesso le casse iniziano a essere vuote e anche i dipendenti sono stati ridotti.


L’impatto della grande distribuzione è stato in ogni caso fragoroso e la prima a farne le spese è stata San Donà. Il centro Piave, con l’Ipercoop, ha fortemente ridimensionato il piccolo commercio del centro urbano che ha bussato alla porta del Comune per chiedere aiuto. I negozianti si sono organizzati, hanno lanciato promozioni, promosso eventi per frenare la concorrenza del centro commerciale che può contare sui parcheggi, le aperture domenicali, il caldo d’inverno e il fresco dei condizionatori d’estate. Il Comune, da parte sua, ha annunciato novità urbanistiche, il piano del colore, un nuovo arredo urbano.


Ma i negozianti in città non fanno altro che lamentarsi, puntando il dito contro la concorrenza sleale del «nemico». Il presidente mandamentale dell’Ascom, Claudio Schettino, ridimensiona la crisi dei piccoli esercizi ed evidenzia invece le difficoltà dei centri commerciali. «La gente non ha soldi - analizza - e questa è l’unica verità. E’ chiaro che tutti soffrono, anche i centri commerciali. A San Donà mi risulta che il calo al Centro Piave sia nell’ordine del 30 per cento. Se la gente spende meno, spende meno ovunque». A Jesolo circola la voce che la Coop sarebbe addirittura interessata a rilevare uno degli ipermercati dei parchi commerciali. Voce non confermata che però dà un’idea del clima sul litorale dopo l’entusiasmo iniziale. Il sindaco di Jesolo, Francesco Calzavara, non è parso molto impressionato dal calo di vendite e assunzioni. «Era tutto previsto - ha detto il primo cittadino - è chiaro che la mole di lavoro sarebbe stata maggiore in piena estate e sarebbe successivamente diminuita con l’avanzare della stagione invernale e quindi anche le assunzioni erano organizzate in questo modo, per essere progressivamente ridotte»

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia