Grigoris di Asseggiano nell’élite delle pizzerie

VENEZIA. C’è un inserto nella Guida dell’Espresso il cui titolo è “Le migliori pizzerie d’Italia”.
Così è con estremo piacere che vi abbiamo trovato Grigoris, il noto locale di Ruggero Ravagnan, che si trova ad Asseggiano, alle porte di Mestre. Sono anni che in questa pizzeria, e ormai anche altre stanno intraprendendo la stessa strada, si fanno le pizze come-dio-comanda, con farine macinate a pietra di grano tenero e 100% italiane (la differenza dalle altre farine è sostanziale: hanno meno glutine e non gonfiano), impasto fatto lievitare con il lievito madre di casa e 48 ore di lievitazione.
Non c’è il rischio, quindi, che mangiando pizza dopo il cinema ci si svegli di notte con il mal di stomaco o bisognosi di ettolitri d’acqua.
Non solo, perché anche gli ingredienti che completano le pizze di Grigoris sono di alta qualità.
A cominciare dai prodotti dei presidi slow food, segnalati con la classica chiocciolina, e quindi ecco i pomodori San Marzano dop, i filetti di tonno del Mar Cantabrico, i capperi di Salina, la fiordilatte di Agerola, e se si sceglie da ristorante ecco la mortadella Bonfatti, il guanciale di cinta senese di Paolo Parisi e via discorrendo, fino al fagiolo Gjalet di Isabella Rinaldi e alla salsiccia rossa di Castelpoto, l’origano e il basilico selvatici.
Perché, appunto, nella pizzeria di Asseggiano hanno il giusto vezzo di scrivere anche i nomi dei produttori-fornitori delle materie prime.
Resta da dire, ora, del “contorno”, ovvero: a fianco dell’edibile ecco una bella scelta di birre artigianali italiane ed estere, una carta dei vini alla quale contribuisce Lorenzo, il sommelier del locale al quale si devono le scelte oculate della carta dei vini, piccola ma densa di prodotti unici.
Ai dolci sovrintende invece Pina: sono piccoli, sfiziosi con uso di sole materie prime d’eccellenza e tali da non appensantire stomaco e palato.
Ma tornando alle pizze, è che proprio l’alta qualità delle stesse ha fatto sì che Grigoris entrasse nella Guida perché “è certamente una delle migliori della regione intera, quella guidata da Ruggero Ravagnan, alfiere della pizza moderna, che serve nel suo locale spesso sottolineando quanto - assieme alle pietanze - contino la musica, i profumi, i colori e l’arredo”.
Come dire che da Grigoris non si va solo per mangiare, ma anche per stare un’ora in compagnia e passare una bella serata slow.
Sarà per questo che ogni sera (il locale è chiuso a mezzogiorno) si fanno anche tre turni, escluso il martedì giorno di chiusura?
Provare per credere.
Francesco Lazzarini
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