Giudici trevigiani in trasferta a Vicenza per studiare il format

Dalla Marca tre Gup ieri per capire l’organizzazione e preparare l’udienza preliminare per Veneto Banca

VICENZA. Una delegazione di giudici trevigiani è arrivata ieri in tribunale a Vicenza per studiare la parte logistica del processo Bpvi, in vista dell’organizzazione di quello per il tracollo di Veneto Banca. A guidare la delegazione c era il coordinatore dei gip trevigiani Bruno Casciarri, accompagnato dai colleghi Gianluigi Zulian e Piera De Stefani. «Eravamo interessati a vedere come si è organizzata Vicenza», ha spiegato il giudice Casciarri dopo aver seguito per qualche ora l’udienza, «Hanno fatto un lavoro davvero eccellente e hanno saputo valorizzare al meglio i mezzi limitati che c’erano». Treviso sta iniziando solo ora a preparare il maxi processo per l’ex Popolare visto che esso era inizialmente radicato a Roma e che il trasferimento di competenze è avvenuto un paio di mesi fa. E quindi solo adesso si è posta la questione della logistica. «Il problema è il format», ha sottolineato il coordinatore dei gip, «per questo era interessante capire come si era organizzata Vicenza». A Treviso si tratterà prima di tutto di definire l’adeguatezza degli spazi. I giudici sono ottimisti a questo proposito: ci sono le aule del pianterreno e c’è quella dell’Assise che è sufficientemente vasta. Le stanze potrebbero poi essere collegate tra loro in videoconferenza, esattamente come sta avvenendo a Vicenza. Se invece gli spazi si rivelassero inadatti, si punterebbe all’aula bunker di Mestre. L’altro aspetto con cui fare i conti sono i tempi, che a Treviso sono davvero strettissimi. Basti pensare che a Vicenza si è partiti addirittura un anno prima per riuscire a mettere in piedi l’imponente macchina organizzativa. Il presidente del Palazzo di Giustizia berico Alberto Rizzo, aveva preso contatti col ministero, col prefetto, con le forze dell’ordine allo scopo di mettere a punto ogni dettaglio di udienze con 5 mila parti civili. Il terzo elemento su cui occorrerà lavorare nella Marca è il personale: «A Vicenza hanno puntato molto sul volontariato», ha rilevato ieri il giudice Casciarri. E anche a Treviso inizieranno i contatti con le diverse associazioni per individuare personale che dia supporto all’organico, altrimenti insufficiente. I giudici trevigiani incontreranno nei prossimi giorni il presidente Rizzo per chiarire ogni aspetto della logistica dopodiché si partirà anche in via Verdi.

Sabrina Tomè

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