ELEZIONI A VENEZIA Tremonti, prove di federalismo
Il ministro: «Con Brunetta voti uno, prendi due». Nessuna somma ancora definita per la Legge speciale «Saranno i veneziani a stabilire le priorità». Finanziamenti certi

Venezia
. La telefonata pro Brunetta del premier Berlusconi, impegnato al Consiglio d’Europa, potrebbe arrivare oggi. Intanto ieri pomeriggio a tirare la volata al candidato sindaco del centrodestra è arrivato il ministro Giulio Tremonti. «Se voti Brunetta - ha detto - voti uno e prendi due. Se voti gli altri, voti uno e prendi zero».
«Per me è un conflitto d’interessi perché me lo ritroverò ministro e pure sindaco», ha detto il ministro dell’Economia al suo arrivo a Mestre. Invita a votare per Brunetta, critica la sinistra e parla anche di sicurezza: «questo è un Paese dove la legittima difesa dovrebbe essere un diritto, invece è diventata un reato. Se ci sono i ladri in casa, una volta scappavano loro, adesso sono costretti a scappare i padroni. Noi vogliamo un mondo con più tradizione, più territorio. Per dirla in altri termini: alla sinistra piace il couscous, a noi i peoci». Brunetta lo accoglie sorridendo e smentisce le voci di rivalità: «se io fossi al posto di Giulio farei esattamente le cose che ha fatto lui con la stessa rigidità». Poi Tremonti si lancia in una mini-lezione di economia per spiegare quel che il governo Berlusconi ha fatto in 22 mesi per fronteggiare la crisi, con due leggi finanziarie e 12 interventi legislativi. «Ci hanno detto che dovevamo essere più coraggiosi, ma c’è differenza tra coraggio e incoscienza. Siamo stati coraggiosi, ma non irresponsabili.
Abbiamo concentrato gli investimenti sugli ammortizzatori sociali e sulla sanità e siamo orgogliosi per la scelta sociale che abbiamo fatto. (...) In questi due anni abbiamo fatto questo e abbiamo tenuto in ordine i conti. Sappiamo che ci sono famiglie in difficoltà, non siamo ciechi, ma non abbiamo lasciato indietro l’Italia». Nessuna somma viene indicata dal ministro dell’Economia per il rifinanziamento della legge speciale. Tremonti preferisce parlare di federalismo fiscale e demaniale. «Vale molto di più l’Arsenale di un comma in più sulla legge speciale - spiega il ministro - La Legge speciale viene fatta a Roma mentre il federalismo fiscale viene fatto a Venezia e saranno i veneziani a dire cosa fare, se serve ad esempio applicare o meno un pedaggio».
Si andrà insomma verso la riforma, ma la città dovrà contare sugli stanziamenti previsti dal federalismo fiscale, dicono assieme i ministri Brunetta e Tremonti. «Il Mose - ha spiegato Brunetta - ha assorbito tutte le risorse della legge speciale. C’è l’intendimento, col ministro Matteoli, di rifare la legge speciale e trovare altre coperture appena la congiuntura economica lo consentirà».
E poi aggiunge: «Ci saranno sia il finanziamento per il Mose sia i finanziamenti ordinari della legge speciale». Oggi sempre al Laguna Palace ultima conferenza stampa di Brunetta a chiusura della campagna elettorale. «Le ultime avvisate dalle corse dei cavalli sono molto buone», dice il candidato alludendo al possibile risultato elettorale. Berlusconi è impegnato al Consiglio d’Europa sul caso Grecia, ma assicura Brunetta, «è sicuro un suo sorvolo vocale». Ovvero una telefonata, prevista per oggi.
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