L’Antitrust indaga su Dolomiti SuperSki: lente sugli skipass
L’istruttoria avviata per una presunta intesa contro la concorrenza, ispezioni nelle sedi del Federconsorzio e dei dodici Consorzi di zona aderenti. Assoutenti: «Aumenti ingiustificati». La replica di Dolomiti Superski: «Noi, esempio virtuoso»

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti della Federazione dei Consorzi di zona degli imprenditori esercenti il trasporto di persone Dolomiti SuperSki e dei dodici Consorzi di zona ad essa aderenti (Consorzio esercenti impianti a fune Cortina d'Ampezzo, S. Vito di Cadore, Auronzo/Misurina; Consorzio esercenti impianti a fune Skirama Plan de Corones - Kronplatz; Consorzio impianti a fune Alta Badia; Consorzio esercenti impianti a fune Val Gardena - Alpe di Siusi; Consorzio impianti a fune Val di Fassa e Carezza; Consorzio esercenti il trasporto di persone a mezzo impianti a fune Alpe Lusia - San Pellegrino; Consorzio impianti a fune Civetta; Consorzio impianti a fune Arabba - Marmolada; Consorzio 3 Zinnen Dolomites; Consorzio impianti a fune Val di Fiemme - Obereggen; Consorzio impianti a fune San Martino di Castrozza e Passo Rolle; Consorzio Rio Pusteria - Bressanone) per presunta violazione dell'articolo 2 della legge n. 287/1990 e dell'articolo 101 del TFUE.
In particolare, si legge in una nota dell'Autorità garante, in base ad alcuni articoli dello Statuto feder-consortile, sembrano essere state attuate due importanti restrizioni della concorrenza: la prima riguarda la definizione, all'interno del Federconsorzio Dolomiti SuperSki, del prezzo degli skipass dei Consorzi di zona; la seconda riguarda invece i limiti, gravanti sempre sui Consorzi di zona, alla vendita dei propri skipass attraverso soggetti terzi.
Martedì 8 luglio i funzionari dell'Autorità, con l'ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle sedi del Federconsorzio Dolomiti SuperSki e dei dodici Consorzi di zona ad esso aderenti.
Assoutenti: «Aumenti ingiustificati»
«Aumenti che proseguono da anni anche in assenza di fattori come il caro-energia che in passato avevano determinato un aggravio dei costi per i gestori degli impianti». Sono quelli che secondo Assoutenti hanno riguardato gli skipass negli ultimi anni.
Commentando l'istruttoria avviata dall'Antitrust, l'associazione calcola in particolare per il consorzio Dolomiti Superski che «il biglietto giornaliero è salito nell'ultimo anno del +3,8%, passando da 80 a 83 euro. Se si estende il confronto al 2021, il rincaro è addirittura del +23,9%: da 67 a 83 euro. Per l'abbonamento stagionale, invece, l'aumento rispetto al 2021 è stato del +8,6%, con le tariffe salite da 870 a 945 euro».
«Con il caro-energia oramai alle spalle e una inflazione attorno all'1%, gli aumenti applicati dagli impianti sciistici appaiono del tutto ingiustificati e inaccettabili», denuncia il presidente Gabriele Melluso, «Per tali motivi riteniamo importantissima l'istruttoria aperta dall'Antitrust e, in caso di accertati illeciti, ci attiveremo a tutela dei consumatori che hanno acquistato biglietti e abbonamenti del consorzio».
La replica: «Esempio virtuoso di consorzio»
Dolomiti Superski e i Consorzi Esercenti Impianti a fune di zona confermano di collaborare «con la massima disponibilità, trasparenza e senso di responsabilità con l'Autorità competente Agcm, fornendo pieno supporto alle attività in corso». Così in una nota Dolomiti Superski e i Consorzi Esercenti Impianti a fune di zona dopo la notizia dell'avvio di un'istruttoria dell'Antitrust.
«Nel pieno rispetto dell'operato dell'Autorità, in questa fase non verranno rilasciati commenti in merito all'indagine, se non per ribadire con fermezza che il modello di Dolomiti Superski rappresenta da oltre cinquant'anni un esempio virtuoso di attività consortile. Tale modello ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo sostenibile e alla prosperità di un ampio territorio alpino, che abbraccia tre provincie e due regioni, generando valore economico, sociale e turistico per l'intera comunità», si legge nella nota.
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