Contributo d’accesso a Venezia, non si partirà ad inizio 2023
Slitta l’introduzione del ticket per il centro storico. Tempi tecnici all’origine della decisione di rimandare: a breve dovrà essere approvato il regolamento sul tema

Potrebbe slittare di qualche mese l'avvio del ticket per l'ingresso a Venezia. Lo confermano all'Ansa fonti dell'amministrazione comunale lagunare, dando ormai per cancellata la data fin qui comunicata, quella di inizio 2023.
Il posticipo si è reso necessario, viene spiegato, perché servono i tempi tecnici affinché la procedura sia messa in atto. Il primo step sarà l'approvazione del regolamento, prevista per le prossime settimane.
«Io studio, approfondisco le questioni e poi esprimo un punto di vista definito. In generale dico che il tema del sovraffollamento delle città d'arte, che mette a rischio le città stesse, va affrontato». Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sull'introduzione del contributo d'accesso per Venezia.
Sulle modalità non si è espresso: «Potrò dirlo solo quando avrò studiato in maniera
approfondita il dossier. Qualcosa, di certo, va fatto per garantire un alleggerimento e una compatibilità dell'accesso alle città, considerando anche i problemi giuridici legati alla mobilità internazionale delle persone».
Tra i tanti dubbi sullo strumento per regolare i flussi in centro storico, quelli sollevati da cittadini singoli e da associazioni sulla privacy dei residenti che dovrebbero registrare il nome dei propri ospiti su un portale. Il direttore generale del Comune Morris Ceron su questo punto ha più volte assicurato che la privacy verrà rispettata grazie a un sistema che cancella in automatico dopo un tot di ore il nominativo, ma comunque le perplessità rimangono e la spiegazione non è stata ritenuta tranquillizzante.
Nello stesso tempo la giunta Brugnaro si difende dicendo di essere la prima amministrazione a fare concretamente qualcosa e a non perdersi in tante chiacchiere o teorie mai poi realizzate. Tuttavia non si capisce ancora la modalità
concreta: si sa che ci sarà una squadra di vigilanti che farà controlli random in città, chiedendo che venga mostrato il QRcode. I tornelli dovrebbero essere esclusi, almeno nella prima fase di avvio, ma anche questo punto non è chiaro.
La proposta di deliberazione (2022/1032) era stata votata del 20 giugno in consiglio comunale dalla maggioranza.
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