Congresso Cisl, Fumarola: «I referendum non rispondono alle sfide del lavoro»

La segretaria nazionale della Cisl, Daniela Fumarola, interviene al congresso regionale a Mogliano: «Jobs Act, possibili tutele ridotte. Priorità a sicurezza e giovani. La legge sulla partecipazione? Un passo storico per salari e contrattazione»

Mattia Toffoletto
Congresso nazionale Cisl a Mogliano
Congresso nazionale Cisl a Mogliano

I referendum dell'8 e 9 giugno? «Non rispondono assolutamente alle sfide del mercato del lavoro, si guarda con lo specchietto retrovisore. Alcuni contenuti rischiano di far peggiorare le tutele acquisite. Se siamo per l'astensione? Entriamo nel merito, ma non diamo indicazioni».

Le priorità? «La sicurezza sui luoghi di lavoro. Serve un piano nazionale, c'è appena stato l'inizio di un cantiere a Palazzo Chigi. L'altra emergenza riguarda le nuove generazioni: fra omicidi e bullismo, vedo una deriva».

Cisl, Fumarola: «Referendum peggiorano il Jobs Act. Priorità a sicurezza e contratti»

La legge sulla partecipazione dei lavoratori? «Si collega alla contrattazione, potrà favorire l'aumento dei salari. E rappresentare l'innesco per il rinnovo di alcuni contratti: pubblico impiego, sanità, enti locali». Daniela Fumarola, segretaria nazionale Cisl, non fa giri di parole, intervenendo a Mogliano nella seconda giornata del congresso regionale del sindacato.

Giornata che culminerà oggi pomeriggio 16 maggio nell'elezione - 400 delegati a rappresentare i 399 mila iscritti del Veneto - a segretario regionale di Massimiliano Paglini, 56enne di Montebelluna, alla guida della Cisl regionale da luglio 2024. A tenere banco, in particolare, sono i quesiti referendari legati al Jobs Act, in merito ai quali Fumarola indica la presenza «di elementi peggiorativi per i lavoratori. Chi è licenziato rischia di perdere 12 mesi di tutele, passando dagli attuali 36 mesi a 24. Non vogliamo dare però indicazioni sul voto, fuggiamo da schemi e polarizzazioni».

Non manca un riferimento alla possibile riconversione bellica della Berco di Castelfranco: «Non ci vedo un problema etico, dobbiamo pensare alla difesa del Paese. Un conto è costruire armi, un altro utilizzarle: noi siamo per la pace».

Di mercoledì 14 maggio è l'approvazione al Senato della legge sulla partecipazione diretta dei lavoratori nella gestione delle imprese. Legge di cui la Cisl è stata promotrice, inevitabile diventi tema chiave dell'assise: «La partecipazione è un esercizio di corresponsabilità che si realizza con lo strumento della contrattazione. Dare protagonismo ai lavoratori qualifica impresa e lavoro, un risultato storico per aiutare il mondo del lavoro ad affrontare le nuove sfide. Un'opportunità per intervenire sul welfare, migliorare le tutele di donne e giovani. Per dare più sostegno alla genitorialità e alle fragilità. Dirò di più: un esercizio di cittadinanza attiva».

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