Carnevale di Venezia, il volo di Bianca baciato dal sole

Folla e applausi in Piazza: "Quanta paura avevo, ma lo rifarei subito". In città si sfiorano le centomila persone
VENEZIA
Aveva tanta paura, la bella Bianca, così tanta da sperare che tutto finisse in fretta e senza intoppi. Vestito, imbracatura, un balzo e dritta giù dal Campanile di San Marco per raggiungere la folla sotto i raggi del sole. Se l’era immaginato tante volte il suo Volo dell’Angelo, Bianca Bradolini d’Adda, la giovane rampolla della famiglia Agnelli che ieri, a mezzogiorno in punto, si è calata dal Campanile per dare il via ufficiale al Carnevale 2010. E’ scesa piano piano sulle note dell’Alleluia di Haendel, avvolta in una pomposa nuvola di tulle color rosa antico: il vestito che ha disegnato per lei lo stilista Gianbattista Valli.



Più principessa che angelo, a dire il vero, perché solo in pochi - da laggiù - hanno capito che tutto quel luccichio sulle orecchie di Bianca erano le sue ali. Lo stilista le ha volute posare sul capo di Bianca per lasciarle la schiena scoperta anche se, di scoperto, si è visto gran poco: colpa dell’imbracatura, che l’ha fatta scendere anche un po’ gobba. In Piazza San Marco, sono arrivate ieri 75 mila persone per non perdersi neanche un minuto del Volo dell’Angelo e il sole, esploso al momento giusto, ha fatto la sua parte. Sotto le Procuratie, era impossibile farsi strada: era un tutt’uno di maschere ingombranti, bambini seduti sulle spalle dei genitori, signore troppo basse di statura che chiedevano ai più alti di spostarsi per vedere la giovane d’Adda atterrare fra le braccia del Doge.




L’Angelo-Bianca è piaciuto: la giovane preferita dal mondo del gossip, per la sua storia d’amore con il cugino Lapo Elkann, è stata accolta fra gli applausi. Anche se, nell’aereo tragitto dal Campanile di San Marco al palco del giardino medievale, non ha fatto grandi numeri: dalle mani affusolate della bella principessa, avvolte in lunghi guanti di raso bianchi, è uscito solo qualche timido saluto. La giovane Bianca è arrivata sul palco col fiatone, ma felice di aver superato l’ansia iniziale: «Lo rifarei subito - ha detto - E’ stata un’esperienza unica, mi ha dato un’adrenalina incredibile. Non avrei alcun problema a calarmi di nuovo» Davvero? E pensare che fino a due giorni fa era contenta di doverlo fare per una sola volta in vita. «Prima di lanciarmi ero molto tesa - ha spiegato - ma la squadra mi ha aiutato a superare la paura e, dopo il salto, in volo è passato tutto».


Per Bianca, bisogna dirlo, l’emozione è stata doppia perché, nonostante trascorra numerose vacanze nella sua casa sul Canal Grande, sul Campanile di San Marco non era mai salita. Il Carnevale in questo weekend è iniziato alla grande: ieri calli affollate, bambini da tutte le parti, maschere di ogni tipo e truccatori con un gran bel da fare. In città, sono arrivate 85 mila persone: chi in treno, chi in macchina, chi in pullman. Ma, considerando anche gli ospiti dei numerosi hotel veneziani, si stima che nella prima domenica di Carnevale siano arrivate in città circa 100 mila persone. Il Volo dell’Angelo ufficiale, però, non è stato l’unico evento acclamato della giornata di ieri. Lungo le rive di Cannaregio, circa cinquemila persone hanno atteso il coloratissimo corteo di barche che, partito da Punta della Dogana, è arrivato alle 12 ai Tre Archi, dove una gigantesca pantegana di cartapesta è finita dritta in acqua: era «El svolo de la pantegana», prima parodia del Volo dell’Angelo.


E acclamato, a dir poco, è stato anche il corteo delle 12 Marie che, partito alle 14 da San Piero di Castello, è arrivato in Piazza San Marco attorno alle 16, fra l’entusiasmo della folla.
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