Carceri, tre delibere per progetti di inclusione e riabilitazione

La Regione Veneto apre nuovi progetti in accordo con il Ministero della Giustizia, con fondi propri ed europei

La Giunta regionale del Veneto ha approvato due delibere il 29 luglio e il 12 agosto scorsi su salute e giustizia riparativa. Il primo intervento prevede l'attivazione in Veneto di 12 posti letto presso Comunità socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria, destinati a minori e giovani adulti autori di reato con disagio psichico o dipendenze. Il progetto è frutto dell'accordo di programma tra la Regione e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, con una retta giornaliera di 320 euro pro-capite, ripartita tra Regione (60%) e Ministero (40%).

Il secondo provvedimento riguarda invece lo schema di convenzione con il Ministero della Giustizia per l'attuazione del progetto "Ama Es Veneto", finanziato con oltre 2 milioni di euro di fondi europei (Fse+ e Fesr) per accompagnare persone in uscita da istituti penitenziari o in esecuzione penale esterna verso il reinserimento sociale, abitativo e lavorativo.

"Il Veneto - commenta l'assessore al Sociale, Manuela Lanzarin - compie un nuovo e importante passo verso un sistema sempre più integrato di tutela della salute, inclusione sociale e giustizia riparativa, confermando la propria capacità di coniugare sicurezza e solidarietà. L'intento è di assicurare l'accompagnamento a percorsi di responsabilizzazione e reinserimento sociale, soprattutto nelle situazioni in cui la multi problematicità e le scarse risorse della rete familiare e sociale costituiscono ostacoli al superamento di una condizione di svantaggio e marginalità che rischia di perpetuare schemi comportamentali devianti".

Nei giorni di Ferragosto un terzo provvedimento della Giunta regionale dà il via libera allo schema di convenzione con la Direzione Generale per il Coordinamento delle Politiche di Coesione del Dipartimento per l'Innovazione Tecnologica della Giustizia, per l'attuazione del progetto "Ama De", presentato dalla Direzione Servizi Sociali della Regione in collaborazione con la Direzione Lavoro, in qualità di capofila di partenariato, anche con le articolazioni della giustizia regionale e Anci Veneto in risposta all'avviso pubblico "Una Giustizia più Inclusiva" finanziato dal Programma Nazionale Inclusione e Lotta alla Povertà 2021-2027.

"Con questo progetto, che ci è stato finanziato con 3 milioni di euro - dice Lanzarin - si potranno attuare modelli di intervento per l'inclusione attiva dei detenuti, altro elemento rilevante di questo nuovo approccio a tali problematiche".

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