Incidenti stradali, l’appello di Zaia ai giovani: «Non credetevi invincibili»

Il presidente del Veneto sugli incidenti del weekend che hanno visto coinvolti cinque giovani under 22, di cui due minorenni: «Bisogna lavorare sulle persone per creare una cultura della sicurezza»

Jesolo, il luogo dell'incidente stradale in cui è morta una ragazza di 22 anni
Jesolo, il luogo dell'incidente stradale in cui è morta una ragazza di 22 anni

Il presidente della Regione Luca Zaia interviene dopo gli ultimi incidenti stradali che hanno avuto come vittime dei giovanissimi: l’ultimo a Jesolo domenica sera con una 22enne in moto investita ed uccisa, mentre ad Asolo due ventenni in stato di ebbrezza hanno terminato in ospedale la loro notte brava, ferite dopo una folle corsa in auto. Solo due giorni fa nel Vicentino due centauri minorenni sono stati travolti ed uccisi da un’auto che ha invaso la loro corsia.

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 «L’ultimo fine settimana è stato funestato da incidenti stradali che hanno visto tra le vittime alcuni giovanissimi. Torno a dirlo: bisogna lavorare sulle persone, creare una cultura della sicurezza. Se accade un sinistro non è sempre colpa della strada: più spesso incidono distrazione, alta velocità, stato psicofisico alterato, stanchezza, le bravate tra amici. Lancio un appello in particolare ai giovani, ma non solo: la vita è una, non credetevi invincibili e non mettete alla prova la sorte».

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«All’interno del nostro Piano regionale di Prevenzione “Vivo bene Veneto” – conclude Zaia – stiamo promuovendo una campagna per creare consapevolezza dei corretti comportamenti quando ci si mette alla guida (info: www.unaltrastrada.it). Serve una cultura nuova, una diversa presa di coscienza, e sono certo che anche in questo i giovani possano indicarci la via».

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