Autonomia del Comune di Venezia: Martella (Pd) deposita disegno di legge

Il senatore veneziano: «Una proposta concreta sul futuro istituzionale di Venezia per modificare l’articolo 114 della Costituzione, conferendo al Comune di Venezia lo status di Ente autonomo dotato di un proprio statuto e di potestà legislativa, sul modello di Roma Capitale»

Mitia Chiarin

«Da oggi c’è una proposta concreta sul futuro istituzionale di Venezia. Ho depositato al Senato un disegno di legge costituzionale che modifica l’articolo 114 della Costituzione, conferendo al Comune di Venezia lo status di Ente autonomo dotato di un proprio Statuto e di potestà legislativa, sul modello di Roma Capitale». Lo annuncia il senatore Andrea Martella, segretario regionale del Partito Democratico del Veneto.

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«Si tratta della traduzione legislativa della proposta di statuto speciale avanzata oltre un mese fa dalle forze politiche e civiche alternative alla destra – prosegue Martella –. Un’iniziativa che nasce da un percorso vero, radicato nella città, non da estemporanei appelli o da uscite tardive come quelle del sindaco Brugnaro e del presidente Zaia, che arrivano dopo anni di inerzia».

Il disegno di legge, spiega Martella, prevede l’attribuzione a Venezia di poteri legislativi speciali in settori chiave: turismo, governo del territorio, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, edilizia residenziale, trasporto pubblico locale, commercio, servizi e politiche sociali, artigianato organizzazione amministrativa. «Sono i nodi cruciali per garantire un futuro a una città unica al mondo, che rischia ogni giorno di svuotarsi e morire come comunità vivente. Non possiamo affrontare problemi straordinari con strumenti ordinari: serve una governance adeguata alla complessità e unicità di Venezia».

Martella lancia una sfida alle forze politiche locali e nazionali: «Vedremo in Parlamento, quando si avvierà l’iter, chi tra quelli che oggi si dicono favorevoli sarà davvero disposto a votare questa riforma. Basta interviste e dichiarazioni inconcludenti: è il momento della responsabilità. La mia proposta è aperta al confronto politico, istituzionale e cittadino, sia a livello locale che nazionale».

Il senatore del PD sottolinea infine che il percorso costituzionale richiederà tempo, ma fin da subito va garantito il finanziamento costante e adeguato della legge speciale per Venezia, colpevolmente trascurata dal governo Meloni. «Le due cose devono camminare insieme: un nuovo rango costituzionale e risorse adeguate e stabili. Solo così potremo restituire a Venezia un futuro vitale».

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