Askoll chiude a Moncalieri: in 208 a casa

 VICENZA.
«Askoll è una delle tante aziende che pur avendo prodotto tecnologie, mercato e lavoratori con capacità professionali, entra in una spirale di crisi sia perchè ci sono processi di delocalizzazione verso Paesi nei quali il costo del lavoro è minore e sia perchè ci sono scelte imprenditoriali in questo caso assai poco trasparenti, poco chiare e non comprensibili». Lo ha dichiarato Piero Fassino incontrando una folta rappresentanza dei lavoratori dello stabilimento di Moncalieri della Askoll, gruppo vicentino guidato da Elio Marioni (nella foto). I lavoratori stanno presidiando lo stabilimento che produce pompe per lavatrici e che ha deciso di chiudere i battenti, lasciando senza lavoro 208 dipendenti. «Il gruppo che ora pretende di chiudere - ha aggiunto - ne è divenuto proprietario solo tre anni fa, ha investito qui in tecnologie e macchinari». Fassino cercherà «il presidente di Confindustria e il sindaco di Vicenza».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia