Alpago, frana minaccia le case

Dopo il crollo di un’abitazione disabitata nuove crepe si aprono in un fabbricato
Di Gigi Sosso

PUOS D’ALPAGO. La frana cammina. Neanche avesse delle zampe nascoste sotto il terreno. Inesorabile dalla Val Turcana verso le prime case di Cornei. Quelle arrampicate in cima a via Cansiglio, nel comune di Puos d’Alpago. Negli ultimi due giorni, per via delle piogge, era avanzata di un metro secco. Ecco perché è crollata la casa, già pericolante, di Renata Saviane. A forza di spintoni. E un’altra più a monte è a rischio. Non serve usare la fantasia: basta guardare i paletti con i catarinfrangenti sfalsati lungo via Cansiglio o i pali della luce inclinati. Su quello stesso lato, il muretto è paurosamente inclinato, ben oltre i 45 gradi. Sembra quasi che stia recitando una preghiera. Ma anche dall’altra parte della stradina, che sabato è stata chiusa con l’ordinanza del sindaco di Puos, Michele Dal Paos ci sono dei pali in legno e ce ne fosse uno in linea con un altro.

Dopo il numero civico 75, dove abitano Tiziano Saviane e la sua compagna, il fondo stradale è ingobbito e pieno di crepe. La condotta dell’acqua è danneggiata e nell’abitazione non arriva l’acqua.

I fili dell’energia elettrica sono tesi più del normale e non promettono di fornire energia ancora a lungo, se non smette di piovere. Guardi il cielo e rischi di perdere qualsiasi speranza in un raggio di sole. È in corso una specie di pellegrinaggio sul luogo della frana e del crollo della casa. Molti i curiosi, che salgono a dare un’occhiata, dopo il passaparola. Il più preoccupato è proprio Tiziano Saviane. La sua casa non è sul fronte della frana, mentre l’autorimessa più a monte la guarda dritta negli occhi, con un po’ di giustificato timore e allora meglio sgomberarla, finché si è in tempo.

La paura ha ormai parecchi mesi di vita, ma l’altro ieri i brividi sono diventati ancora più alti: «Già dopo Natale, la situazione era diventata preoccupante, ma negli ultimi giorni la pioggia ha completato il suo lavoro. Quel caseggiato appena sopra la mia abitazione non poteva resistere ancora a lungo e ormai lo sapevamo tutti. Non ci sono stati danni per le persone e mano male. Sabato pomeriggio ho visto Renata Saviane: era comprensibilmente dispiaciuta, più che altro per una questione affettiva, però prima o poi doveva succedere. Purtroppo è così».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDA IL VIDEO

DEL CROLLO DELLA CASA

sul sito del nostro giornale

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia