Ticket d’accesso a Venezia abolito per i parenti dei laureandi
Sarà esentato chi assiste alla discussione, ma non chi partecipa al lancio del tocco a San Marco: ecco le nuove misure
I parenti degli universitari che discutono la tesi di laurea potranno venire a Venezia senza dover pagare il contributo d’accesso. Attenzione: vale solo per la discussione, non per la cerimonia del lancio del tocco in piazza San Marco.
Stessa esenzione anche per i parenti di quei funzionari pubblici che hanno un appartamento assegnato in città: se questi ultimi finora erano esentati per motivi di lavoro, lo stesso non poteva valere per i loro congiunti.
La nuova regola
Un caso esemplificativo per tutti: il prefetto, assegnatario di un appartamento fornito dal ministero dell’Interno a Ca’Corner. Sono solo alcuni dei minimi correttivi inseriti dalla giunta nella versione 2025 del contributo d’accesso. L’impianto, va da sé, resterà quello rodato dopo i primi mesi di sperimentazione. Eppure gli uffici comunali in questi mesi hanno recepito, e fatto proprie, alcune delle osservazioni arrivate a Ca’Farsetti.
Ad esempio, quelle provenienti proprio da Ca’Foscari. L’ateneo, infatti, aveva chiesto di poter esentare genitori, zii, parenti, cugini che decidevano di accompagnare gli studenti in un momento tanto bello quanto delicato come quello della laurea. Bene, desiderio esaudito dal Comune anche se solo in parte: per vedere la cerimonia a piazza San Marco bisognerà ancora prenotarsi e pagare.
Tra le altre modifiche introdotte, è stata anche specificata l’esclusione dal pagamento di chi frequenta «istituti che hanno sede a Venezia per evitare che soggetti iscritti ma frequentanti principalmente sedi operative non in centro storico siano penalizzati; così come i «dipendenti di amministrazioni pubbliche assegnatari di alloggi di servizio nel comune di Venezia e loro componenti del nucleo familiare, parificandoli ai titolari di contratto di locazione».
Parenti e amici
Infine, i «soggetti componenti di un nucleo familiare proprietario di un immobile a Venezia (seconda casa) che perdevano tale qualità perché sposandosi fuoriuscivano dal nucleo: ora è stata inserita un’esenzione per i parenti e affini fino al 1° grado purché si tratti di alloggio non turistico.
Contestualmente, nell’albo pretorio del Comune è comparsa la determina che, per il secondo anno consecutivo, affida il servizio di riscossione del contributo d’accesso alla partecipata Vela. Per l’incarico, il Comune ha stanziato 88 mila euro. Dalle 29 giornate del 2024, quest’anno il contributo sarà in vigore per 54 giorni.
Si inizia con un blocco unico dal 18 aprile al 4 maggio. Pagherà dieci euro, anziché cinque, chi prenota quando mancano meno di quattro giorni alla visita.
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