Compie cent’anni la sarta delle spose, ha confezionato oltre duemila abiti. Il suo segreto? «Rubare co l’ocio»

Erina Bubola ha ricevuto gli auguri del sindaco di Farra di Soligo (Treviso), Mattia Perencin: «Esempio di passione». I familiari: «Il lavoro l’ha sempre tenuta attiva e i tanti calcoli hanno allenato la sua mente»

Salima Barzanti
Erina Bubola, sarta che ha confezionato oltre duemila abiti da sposa, compie 100 anni
Erina Bubola, sarta che ha confezionato oltre duemila abiti da sposa, compie 100 anni

Cent’anni di vita, oltre sessanta passati a fare la sarta, dedicandosi, in particolare, agli abiti da sposa.

Erina Bubola, un’icona di dedizione e maestria artigianale di Farra di Soligo ha compiuto ieri 100 anni.

Un secolo di vita per la sarta che ha fatto sognare tante giovani spose, confezionando oltre 2000 abiti per il giorno del matrimonio.

A farle gli auguri per questo importante traguardo anche il sindaco di Farra, Mattia Perencin. Nata nel 1925, Erina è una donna elegante, perspicace, ancora arzilla e autonoma, tanto da vivere da sola.

Ha lavorato fino a quasi 93 anni. I familiari rivelano che il segreto di questa salute fisica e mentale è legato ad un lavoro che l’ha sempre tenuta attiva, anche dal punto di vista mentale, con tanti calcoli da fare per realizzare gli abiti su misura.

Una storia d’emigrazione, quella di Erina, per guadagnarsi la dote. Un anno e mezzo di lavoro in Svizzera, poi il rientro per sposare Bruno Biscaro.

A 25 anni, quindi, la realizzazione del suo progetto, quello di fare la sarta, grazie alla capacità di “rubare co l’ocio” dai parenti di casa.

Proprio questa intraprendenza l’ha portata a dedicare la vita alla realizzazione di abiti da sposa, lavoro che le ha permesso di trasformare in realtà i sogni di migliaia di donne nel loro giorno più bello.

Nell’arco della sua carriera con la macchina da cucire, ha confezionato oltre 2000 abiti da sposa, creando non solo vestiti, ma realizzando abiti carichi di storie, di emozioni, di ricordi fatti ad hoc per ogni cliente in arrivo da tutto il Quartier del Piave.

Ogni punto, ogni cucitura, ogni dettaglio racchiude dedizione, precisione e un tocco unico: tutti elementi che l’hanno resa una figura stimata e amata nella comunità.

«La vita di Erina Bubola è un esempio luminoso di come la passione, la perseveranza e il talento possano portare a risultati straordinari e duraturi – commenta il sindaco, Mattia Perencin – Il suo centesimo compleanno non è solo una celebrazione di longevità, ma anche un tributo a un’eredità di bellezza, arte e dedizione al proprio mestiere. Auguro a Erina Bubola un felicissimo centesimo compleanno».

Oggi Erina, mandata in pensione la macchina da cucire, coltiva la passione per l’orto, cui si dedica ogni mattina. Nella casa poco lontana dalla chiesetta di San Lorenzo accoglie gli amici del paese, per due chiacchiere cordiali.

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