Video pornografici rubati da telecamere private e messi in vendita online

Un sito sul clear web trafuga e commercializza video di sorveglianza da case, centri estetici e studi medici. L’azienda trevigiana Yarix segnala il portale alla Polizia Postale del Veneto: i prezzi dei video messi in vendita variano da 20 a 675 dollari

Scoperto un portale che "vende" immagini da videosorveglianza
Scoperto un portale che "vende" immagini da videosorveglianza

Sono oltre 2000 le registrazioni audiovidedo che un portale sul clear web ha trafugato illegalmente da videocamere di sorveglianza domestiche e luoghi come centri estetici e studi medici.

I video presenti sul portale, attivo almeno da dicembre 2024 consente di visualizzare gratuitamente brevi estratti delle registrazioni e offre la possibilità di acquistare l’accesso e il controllo della videocamera. Per farlo basta servirsi su bot Telegram costruito appositamente.

Chiude il sito sessista, denunce da tutta Italia. Verifiche della polizia postale sulla gestione

Il portale è stato individuato da Yarix, centro di competenza per la cybersecurity di Var Group. Yarix ha segnalato il sito alla Polizia Postale Veneto. I video rubati vengono venduti a cifre che variano dai 20 ai 675 dollariin base al numero e alle visualizzazioni dei video pubblici relativi a tale device: alcuni video sono stati visualizzati oltre 20.000 volte.

I video sono anche classificati in base a luogo, contenuto e stanza, persone e attività registrate. Le registrazioni provengono da diversi paesi europei ed extraeuropei, in Italia sono stati identificati 150 video, ma il numero di videocamere accessibili è in aumento. 

Foto rubate e post sessisti sul forum da 200 mila follower, ci sono anche Meloni e Schlein: «Schifate»
Giorgia Meloni ed Elly Schlein (Foto Ansa)

Il dominio del portale si trova a Tonga, poiché i domini extra Ue garantiscono anonimato e flessibilità legale al gestore del sito. In mancanza di accordi di cooperazione legale con altri paesi, le autorità faticano infatti di più a chiudere un sito. Nella sezione “About” del sito viene specificato che l’obiettivo è “attirare l'attenzione dell’opinione pubblica sul problema della fuga di dati personali causata da imperfezioni nell'hardware e nel software”.

Il portale è attualmente monitorato dal team di Cyber Threat intelligence di Yarix. Non si scarta l’ipotesi che, oltre ai video autentici, registrazioni e dirette con attori contribuiscano a generare traffico sul sito portando più utenti e più sottoscrizioni a pagamento, in un modello di business che punta a massimizzare le vendite.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia