Processo Grillo Jr: legale Capitta, 'gli urlano stupratore'

Avvocato Mameli: "Nessuno dei ragazzi usò mezzi violenti"

(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 14 LUG - "E' un processo che ha avuto una dimensione mediatica così critica da mettere a rischio persino le persone che ne sono coinvolte. Edoardo Capitta, che allena in maniera amatoriale una squadra di una parrocchia di Genova, più volte dagli spalti è stato chiamato stupratore". Lo ha detto in aula l'avvocato della difesa, Mariano Mameli, che ha posto anche l'accento sulla mancanza dell'incidente probatorio. "Perché la ragazza che era l'unico teste diretto di quanto accaduto quella sera non è stata sentita per prima?", ha chiesto il legale. L'avv. Mameli ha poi voluto sottolineare che "quello che accadde in quella casa nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 è stato fatto consensualmente, nessuno ha estorto strumentalmente il consenso di nessuno. Questa è stata la conclusione definitiva che abbiamo rappresentato al tribunale oggi. Noi siamo convinti che nessuno dei ragazzi usò mezzi violenti o coartò la volontà di nessuno". Per l'avvocato Gennaro Velle che rappresenta Francesco Corsiglia con la collega Antonella Cuccureddu, "il collegio difensivo ha espresso tutte le argomentazioni, tutte le motivazioni che possono condurre il tribunale verso una sentenza assolutoria". L'avv. Cuccureddu, al termine dell'udienza, ha ribadito la presenza di tre versioni di quanto accadde: "una versione è quella della ragazza, una è quella degli altri cinque cioè i quattro imputati più l'amica, e poi ce n'è una terza che è quella del pm e della parte civile che prendono un pezzo di quello che dice la ragazza e la smentiscono per l'altra metà". (ANSA).

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