500 anni del Ghetto, musica e cinema anche a Mestre

MESTRE. Dalle calli di Cannaregio alle carreggiate asfaltate del centro Mestre: le celebrazioni per i cinquecento anni del Ghetto di Venezia oltrepassano i confini del centro storico e si moltiplicano anche in terraferma, grazie all'impegno del Comune, del centro culturale Candiani e del centro veneziano di Studi ebraici internazionali. É stata infatti presentata alla presenza dell'assessore comunale al Turismo, Paola Mar, del titolare della direzione Attività culturali del Comune, Roberto Ellero, della responsabile del Candiani, Elisabetta Da Lio, e del presidente del centro studi, Shaul Bassi, la rassegna "Fuori dal Ghetto - Arte e creatività ebraica", che si terrà tra il 18 maggio e il 29 giugno a cavallo tra Mestre e Marghera.

«Questi non sono festeggiamenti per la creazione del quartiere - ha sottolineato Ellero - ma vogliono invece rappresentare un ricordo di come, nonostante la ghettizzazione e l'intolleranza, la cultura ebraica abbia saputo crescere e prosperare in ogni ambito, finendo per innervare la vita sociale, economica e politica della repubblica Serenissima prima e di tutto l'Occidente poi». «Per la terraferma si tratta di una nuova opportunità di sottolineare come Venezia e Mestre siano un'unica grande città - ha aggiunto l'assessore Mar - Le occasioni di incontro e gli spettacoli in programma ci permetteranno poi di scoprire e approfondire aspetti dell'arte e della creatività ebraica, ricordando al contempo quanto accaduto, perché chi non ha memoria non ha storia, né può guardare al futuro».

Numerosi e diversificati gli eventi in calendario che, come ha spiegato il professor Bassi, esprimono la pluralità che da sempre ha contraddistinto la comunità ebraica veneziana; altrettanto varie le sedi: oltre ovviamente al centro culturale di piazzale Candiani, infatti, gli appuntamenti previsti toccheranno i palcoscenici del teatro Toniolo e dello Spazio Aereo del parco scientifico e tecnologico Vega di Porto Marghera.

Mercoledì 18 maggio, per il primo incontro della rassegna, nella sala conferenze del centro culturale mestrino è atteso lo scrittore Gary Shteyngart, che racconterà la sua "esistenza tragicomica a cavallo tra Unione Sovietica, Italia e Stati Uniti"; il giorno seguente, a Marghera, prenderà vita la "Klez-Hop night", con i concerti tra il rap e il folk dei Socalled e dei Minimal Klezmer, mentre lunedì 23 maggio, di nuovo al Candiani, si discuterà di cinema e umorismo ebraico assieme al regista Alberto Caviglia. Ad un mese di distanza, il 23 giugno, le commistioni musicali di "Flamenco Sephardit" troveranno spazio sul palco del teatro di Mestre; la musica resterà protagonista anche il 27 giugno, con le "Yiddish melodies in jazz" del Gabriele Coen Quartet. Infine, per il ciclo "Cinema e pensiero ebraico", dal 24 maggio al 29 giugno si susseguiranno proiezioni e conferenze per riflettere sui grandi temi universali a partire da una prospettiva filosofica ebraica: per ogni film in programma, il giorno successivo, un incontro a tema con il supporto del Rabbino Capo della comunità ebraica lagunare, Rav Scialom Bahbout.
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