Vu' cumpra', vertice delle categorie

Commercianti, albergatori ed esercenti intorno allo stesso tavolo Ieri ancora tensione in Riva degli Schiavoni tra banchetti e ambulanti
 
VENEZIA.
Un «vertice» tra tutte le categorie economiche del centro storico per mettere a punto una serie di iniziative - e di richieste - per arginare il fenomeno degli extracomunitari. A convocarle è l'Ascom che giovedì farà sedere intorno allo stesso tavolo Ava, Aepe, gondolieri, Comitato di Venezia, commercianti di San Zulian, Associazione calle Larga San Marco.
 All'ordine del giorno della riunione che si terrà nella sede dell'Ascom in campo San Polo c'è la difficoltà sempre maggiore nel gestire la convivenza tra decine e decine di extracomunitari che ogni mattina arrivano in centro storico con i borsoni pieni di merce contraffatta e i commercianti, i venditori di souvenir e i pittori di piazza che con i venditori abusivi si spartiscono i masegni di Riva degli Schiavoni e Riva Sette Martiri.  Una convivenza che è diventata sempre più incadescente e che anche ieri, complici il bel tempo e la folla di Pasquetta, ha avuto momenti di tensione. Un pittore di piazza racconta che persino una carabiniera è stata aggredita verbalmente da un extracomunitario. L'uomo, di fronte all'invito ad allontanarsi portando via la sua merce, l'ha apostrofata malamente con un «e allora io vado a rubare».  Anche ieri, dunque, in Riva degli Schiavoni e Riva Sette Martiri è stata una giornata di tensione. Da una parte i venditori di souvenir e dall'altra i nordafricani che sono sempre più numerosi, insieme ai cingalesi e agli venditori abusivi di fiori, giocattini e palle antistress in una babele di lingue e su uno spazio che sta sempre più stretto.  Per questo le categorie hanno deciso di unire le forze e di rispondere compatti con una serie di iniziative, a cominciare da una lettera al prefetto con la quale si chiede di adottare misure ideonee a contrastare il fenomeno dell'abusivismo. Non solo. Come spiega il vicepresidente vicario dell'Ascom Marco Francalli, il problema deve essere affrontato alla radice e le categorie possono solo mettere in campo qualche forma di protesta.  Come le lenzuola stese per terra al posto di quelle degli extracomunitari. O le sagome di cartone dei poliziotti agli angoli delle calli per chiedere più controlli da parte delle forze dell'ordione. E ancora banchetti con raccolte di firme da inviare a Ca' Corner. Giovedì, nella sede dell'Ascom si decide. (m.pi.)

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