Volotea è già in ritardo

TESSERA. Voli in affanno per la nuova compagnia aerea spagnola Volotea che ha cominciato a operare al Marco Polo lo scorso 5 aprile sotto il tiro delle critiche dei sindacati di categoria di Cgil, CIsl, Uil per i bassi stipendi garantiti a piloti e assistenti di volo assunti nella sua sede di Barcellona. Già al primo giorno di operatività, Volotea airlines ha accumulato nel volo per Cagliari delle 15.40, oltre 80 minuti di ritardo. Anche ieri, consultando gli orari nel sito di Save, nessuno dei quattro voli operativi (per Brindisi, Palermo, Cagliari e Reggio Calabria) ha rispettato i previsti orari (con una media di 1 ora di ritardo) del suo Boeing 717 in arrivo e partenza da Tessera. La compagnia spagnola ha messo in vendita 400.000 posti da Venezia per le 14 destinazioni italiane ed europee previste per i prossimi mesi, tutte con tariffe low cost che partono da 19 euro a tratta, tasse incluse. Volotea è convinta di potercela fare, malgrado le oggettive difficoltà di mercato e la concorrenza, tanto da avere già assunto, a suo dire, 60 assistenti di volo e 52 piloti, tutti con un’età media di 28 anni e retribuiti secondo i parametri contrattuali vigenti in Spagna che permettono di pagare stipendi netti di circa 900 euro per gli assistenti di volo (che dovranno pagare di tasca loro divisa e corsi di certificazione) e sono circa la metà, rispetto alla media europea, per i piloti.
Per questo i sindacati locali hanno chiesto e ottenuto dall’Enac di Tessera un «monitoraggio» dell’operatività di Volotea a cadenza mensile. Dal canto suo, Volotea ha in programma per il prossimo 14 aprile un incontro con l’Enac nazionale, alla presenza dell’autorità civile aerea spagnola.
«Ringraziamo lo staff veneziano di Enac che ha subito accolto le nostre richieste di monitoraggio di Volotea», ha dichiarato Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt-Cgil «è, invece, inaccettabile il comportamento di Save che ha preferito disertare l'incontro tenutosi all’Enac veneziana il 5 aprile scorso. Tuttavia, ci auguriamo che cambi idea e partecipi al tavolo di monitoraggio mensile. Save non può dimenticare che in quanto gestore aeroportuale ha legislativamente obblighi che avrebbero consigliato la presenza a fronte di evidenze operative e contrattuali, sollevate dalle organizzazioni sindacali». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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